ZURIGO (awp/ats) - Il 2022 è cominciato bene per Adecco, perlomeno sul fronte dei ricavi: il colosso del settore della intermediazione di personale ha visto il fatturato salire (su base annua) dell'8% a 5,9 miliardi di euro (5,8 miliardi di franchi). La crescita organica - cioè al netto degli influssi valutari e dei differenti giorni lavorativi - si è attestata al 3%.

L'utile d'esercizio Ebita (cioè prima degli interessi, delle imposte e degli ammortamenti) è per contro sceso dell'1% a 184 milioni di euro, emerge dalle comunicazioni odierne dell'azienda. Il risultato netto è da parte sua rimasto stabile a 92 milioni.

"Il gruppo ha raggiunto un'ottima performance nel primo trimestre, in linea con i piani, con una crescita che ha continuato a superare il mercato e un margine lordo che è rimasto leader nel settore", afferma il Ceo Denis Machuel, citato in una nota. L'impresa guarda anche con fiducia al futuro: si dice ben posizionata per guadagnare ulteriori quote di mercato.

La borsa ha reagito in un primo tempo in modo ondivago alle novità odierne: stamani il titolo Adecco ha esordito in rialzo del 4%, in seguito è arrivato a perdere il 2%, per poi stabilizzarsi su un guadagno di circa l'1%. L'azione ha peraltro perso il 3% da inizio gennaio, il 18% sull'arco di 52 settimane e il 28% in un periodo di tre anni.

Il gruppo Adecco è nato nel 1996 dalla fusione fra la svizzera Adia Interim, fondata nel 1957, e la francese Ecco, le cui origini risalgono al 1964. Oggi è una realtà presente in 60 paesi che agisce con diversi marchi e con un organico di 39'000 posti a tempo pieno. In Svizzera è presente con numerose succursali, tre delle quali si trovano in Ticino (a Bellinzona, Locarno e Lugano) e una nei Grigioni (a Coira).