MILANO (MF-DJ)--La formazione aziendale e lo sviluppo delle competenze dei dipendenti sono tra i temi più dibattuti nel mercato del lavoro odierno per un motivo molto semplice: la loro capacità di contribuire alla competitività delle aziende, dei lavoratori stessi e di conseguenza del tessuto economico del Paese. Sono questi i temi al centro del nuovo white paper 'Formare per crescere - Gli scenari del training tra benessere delle persone e sviluppo delle risorse', presentato da Mylia, brand di Adecco che si occupa di formazione e sviluppo per individui e aziende.

La ricerca ha evidenziato come, malgrado la formazione aziendale sia una leva strategica di trasformazione, resilienza e sviluppo per le imprese, in Italia solo il 38,3% delle aziende investe in attività formative. Un dato influenzato dal grande numero di piccole imprese presenti sul territorio nazionale: se si guarda solo alle micro-aziende, quelle con meno di 10 addetti, il dato sulla formazione, infatti, scende addirittura al 18,4%; al contrario, analizzando le realtà di medio-grandi dimensioni (quelle con oltre 250 addetti) si arriva a una media dell'80,8%. Analizzando i settori di business, quello in cui le aziende sono più propense a offrire formazione è la finanza, con un 64,6% delle realtà che hanno previsto percorsi di up-skilling. Situazione opposta per le realtà che operano nella ristorazione e nell'hotellerie, settori in cui le realtà che offrono percorsi di formazione non superano il 25%.

La situazione, inoltre, risulta ancor più delicata se analizzata attraverso il paragone con l'estero: l'Italia si posiziona ben al di sotto della media europea per percentuale di lavoratori coinvolti in progetti di formazione, con un tasso del 11,7% contro il 14,3% dell'Europa. Francia e Spagna si attestano rispettivamente al 14,5% e al 18,3%. Il primo posto di questa speciale classifica è occupato da Svezia, Finlandia e Paesi Bassi, con il 36% di lavoratori coinvolti.

Il tema della formazione, però, non può essere sottovalutato. L'istituto statunitense Gallup, infatti, ha calcolato come investimento in formazione e miglioramento degli indicatori economico-finanziari aziendali siano due valori direttamente proporzionali: a livello globale, lo sviluppo dei punti di forza e delle competenze dei lavoratori produce un incremento medio dei profitti del 14-29%, un aumento del 10-19% delle vendite, e una riduzione del turnover del 72%. Ha anche l'effetto di incrementare del 9-15% l'engagement dei dipendenti. Non solo, le competenze determinano anche gran parte dei progressi salariali e di carriera. Non a caso il World Economic Forum considera la presenza di opportunità di lifelong learning, di cui la trasmissione di competenze nelle imprese è parte decisiva, uno dei pilastri della mobilità sociale.

alb

MF-DJ NEWS

1116:00 ott 2022


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October 11, 2022 10:01 ET (14:01 GMT)