WASHINGTON (Reuters) - Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden firmerà oggi un decreto che prevede l'erogazione di 52,7 miliardi di dollari in finanziamenti per la produzione e la ricerca sui semiconduttori per rendere il Paese più competitivo rispetto alla Cina.

Non è ancora chiaro quando il dipartimento del Commercio degli Stati Uniti redigerà la normativa per la revisione delle sovvenzioni concesse e quanto tempo ci vorrà per finanziare i progetti.

Alla firma, prevista per le ore 16,00 italiane, parteciperanno i Ceo di Micron, Intel, Lockheed Martin, Hp e Advanced Micro Devices, così come i funzionari del governo e i leader dell'industria automobilistica e dei sindacati, tra cui il presidente degli United Auto Workers Ray Curry, ha fatto sapere la Casa Bianca. 

Saranno presenti anche i governatori della Pennsylvania e dell'Illinois e i sindaci di Detroit, Cleveland e Salt Lake City.

La Casa Bianca ha dichiarato che l'approvazione della legge sta stimolando nuovi investimenti in chip. Inoltre, ha fatto notare che Qualcomm ha accettato ieri di acquistare semiconduttori per 4,2 miliardi di dollari dallo stabilimento di GlobalFoundries a New York, portando a 7,4 miliardi di dollari il proprio impegno complessivo per gli acquisti fino al 2028. 

Washington ha reso noto che Micron annuncerà un investimento di 40 miliardi di dollari nella produzione di memory chip, che aumenterà la quota di mercato degli Stati Uniti dal 2% al 10%.

La norma mira ad alleviare una carenza che ha avuto effetti negli ambiti più disparati, dalle automobili alle armi, dalle lavatrici ai videogiochi. Migliaia di auto e camion rimangono fermi nel Sud-Est del Michigan in attesa di chip, in quanto la loro carenza continua a colpire le case automobilistiche.

Il disegno di legge, raro intervento pubblico nella politica industriale degli Stati Uniti, prevede anche un credito d'imposta del 25% per gli investimenti negli impianti di chip, per un valore stimato di 24 miliardi di dollari.

La legge autorizza lo stanziamento di 200 miliardi di dollari in 10 anni per potenziare la ricerca scientifica negli Stati Uniti, al fine di competere meglio con la Cina. Il Congresso dovrà comunque approvare una legge separata per finanziare questi investimenti.

La Cina ha fatto pressioni contro la legge sui semiconduttori. L'ambasciata cinese a Washington ha detto che Pechino si è "fermamente opposta" al decreto, indicandolo come esempio  di una "mentalità da guerra fredda". 

Molti parlamentari statunitensi hanno detto che di norma non sosterrebbero sussidi così ingenti alle imprese private, ma hanno notato che la Cina e l'Unione europea hanno concesso miliardi di incentivi alle proprie aziende di chip. Hanno inoltre citato i rischi per la sicurezza nazionale e gli enormi problemi della catena di approvvigionamento globale che hanno ostacolato la produzione a livello mondiale.

(Tradotto da Chiara Bontacchio, editing Francesca Piscioneri)