MILANO (MF-DJ)--La Banca centrale europea ha stilato un elenco di condizioni da soddisfare perchè un Paese possa essere qualificato per il Transmission Protection Instrument: in sostanza, deve attenersi a tutte le regole di bilancio stabilite dalla Commissione europea e dare conferme sia sull'analisi della sostenibilitá del debito sia rispetto a politiche macroeconomiche solide e sostenibili.

"Pertanto, la Grecia del 2010 non si sarebbe qualificata, al contrario del governo italiano guidato da Draghi. Sfortunatamente, però, Draghi si è appena dimesso, le nuove elezioni si terranno a settembre e non sembra che il nuovo governo (probabilmente formato da una coalizione di destra) voglia rispettare le regole di bilancio stabilite dalla Bce", avverte Hendrik Touch, head of fixed income di Aegon Asset Management.

Per l'esperto "questo diventerá un problema in vista delle elezioni e la nostra ipotesi è che la banca centrale non voglia attivare il nuovo strumento nel bel mezzo del caos elettorale. La seconda domanda è: quale livello di spread si deve raggiungere perchè la Bce si preoccupi dell'effettiva trasmissione della sua politica monetaria? La riunione di emergenza del mese scorso, quando il rendimento del decennale italiano ha superato il 4%, ci dá qualche indicazione, ma tenendo conto dei prossimi rialzi della Bce, il livello del rendimento che porterá all'attivazione dovrebbe aumentare nel tempo".

"Ci troviamo quindi con un nuovo strumento nella cassetta degli attrezzi dell'Eurotower, con una lunga serie di precondizioni, e davanti a un'imminente elezione lampo proprio nel paese candidato principale per questo strumento. Ciò rappresenta un'ottima opportunitá per i mercati di testare la determinazione di Francoforte nei mesi che verranno, e una buona ragione per aspettarsi un ulteriore allargamento degli spread italiani", conclude Touch.

alb

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July 22, 2022 09:00 ET (13:00 GMT)