(Alliance News) - Venerdì, i principali listini europei contravvenendo alle aspettative aprono in territorio negativo l'ultima giornata di negoziazioni della settimana e prima dei dati sull'andamento del settore dei servizi nelle maggiori economie del Vecchio Continente.

"I mercati europei hanno registrato un forte rialzo ieri dopo che la Banca d'Inghilterra e la Banca Centrale Europea hanno entrambe aumentato i tassi di 50 pb, con il DAX che ha chiuso a un nuovo massimo di 11 mesi e i mercati statunitensi che hanno registrato una seduta forte. Mentre le banche centrali vorrebbero dare l'impressione di avere ancora tempo per aumentare i tassi, i mercati sono di parere opposto, ipotizzando, a torto o a ragione, che siamo vicini a un picco per quanto riguarda i tassi e che, anche se non hanno ancora finito, sono vicini, con rendimenti obbligazionari in forte calo su tutta la linea", ha commentato Michael Hewson, Chief Market Analyst di CMC Markets.

"Le ipotesi che sono emerse negli ultimi due giorni sono certamente molte, ma l'azione dei prezzi di mercato di questa settimana racconta una storia diversa da quella che abbiamo sentito da tutte e tre le banche centrali negli ultimi due giorni. Mentre le banche centrali affermano essenzialmente di essere ancora in attesa di un rialzo dei tassi, i mercati dicono che non vi crediamo e che, anche se aumenterete ancora, dovrete tagliare ancora entro la fine dell'anno".

Così, il FTSE Mib è in rosso dello 0,6% a 26.9444,50, il Mid-Cap è in passivo dello 0,4% a 44.281,86, lo Small-Cap è in verde dello 0,1% a 29.975,01, mentre l'Italia Growth è in verde frazionale a 9.546,32.

In Europa, il CAC 40 di Parigi cede lo 0,7%, il FTSE 100 di Londra è sulla linea della parità, mentre il DAX 40 di Francoforte è in ribasso dello 0,8%.

Sul listino principale di Piazza Affari, in vetta si vede Pirelli, in verde dell'1,3%, seguito dal comparto bancario con UniCredit che macina ancora guadagni dopo i conti e sale dell'1,2% e Intesa Sanpaolo in verde dello 0,8% nella giornata in cui è attesa la pubblicazione dei suoi.

Ferrari, dopo l'attivo del 7,3% nella chiusura di giovedì, cede l'1,8% il giorno dopo aver i risultati preliminari consolidati relativi al quarto trimestre e ai dodici mesi conclusi il 31 dicembre 2022, riportando un utile netto per l'intero anno pari a EUR939 milioni, in aumento del 13% rispetto all'anno precedente, quando ammontava a EUR833 milioni. Per quanto l'utile netto del quarto trimestre, questo si attesta a EUR221 milioni nel 2022 da EUR214 milioni nel quarto trimestre 2021.

CNH Industrial - in calo dell'1,8% - ha reso noti giovedì i risultati del quarto trimestre e dell'anno 2022, il primo come player in Agriculture e Construction, confermando che il consiglio di amministrazione intende raccomandare un dividendo annuo per azione di EUR0,36. Nei 12 mesi al 31 dicembre, il gruppo ha realizzato un utile netto pari a USD2,04 miliardi in crescita da USD1,80 miliardi del 2021.

La società ha altresì annunciato che il consiglio di amministrazione ha deciso il delisting da Euronext Milano e "che gli azionisti potranno trarre maggiori benefici dal listing sul solo NYSE", come spiega la società in una nota.

Sul Mid-Cap, Webuild - in rialzo dello 0,3% - ha comunicato venerdì di aver firmato il contratto per l'acquisto di Clough, rilevando oltre EUR4 miliardi di backlog e garantendo 1.100 posti di lavoro.

L'integrazione di Clough in Webuild creerà un gruppo tra i maggiori player in Australia e tra i più storici. I progetti inclusi nel perimetro di acquisizione sono tra le più importanti infrastrutture in corso di realizzazione in Australia e Papua Nuova Guinea e l'accordo raggiunto tra Deloitte e Webuild ne facilita la consegna per i governi, le comunità locali e le imprese coinvolte.

Dopo la notizia data da Saras, che ora scambia in rosso dell'1,5%, sull'operazione di funded collar tra ACM e Bank of Amercia, arriva una nota di precisazione da parte sia del fondo che di Angelo Moratti.

"L'operazione in oggetto di funded collar tra Angel Capital Management e BofA Securities Europe ha natura di operazione di finanziamento, con previsione di un'erogazione di una somma di denaro da BofASE ad ACM a titolo di finanziamento fruttifero e di un derivato collar, con finalità di hedging, avente ad oggetto massime 47,6 milioni di azioni ordinarie di Saras Spa. Nella giornata dell'1 febbraio 2023, BofASE - in totale autonomia rispetto ad ACM – ha completato un'operazione di accelerated book building avente a oggetto le azioni Saras a fini di copertura della posizione lunga assunta ai sensi del collar", ha precisato BofA.

Industrie De Nora cede il 2,3%. La company ha fatto sapere giovedì di aver esaminato i dati preliminari al 31 dicembre, facendo sapere di aver riportato ricavi consolidati per oltre EUR850 milioni da EUR615,9 milioni nel 2021 e segnando un incremento del 38%.

Sullo Small-Cap, Risanamento è in rosso dello 0,5%, dopo che il consiglio di amministrazione ha fatto sapere giovedì di aver preso visione dei risultati preliminari per il 2022, per cui la società ha riportato un risultato netto negativo per EUR53,8 milioni da EUR24,9 milioni nello stesso periodo dell'anno precedente.

Geox - su del 2,7% - ha condiviso giovedì i risultati preliminari dell'anno 2022, riportando ricavi per EUR735,5 milioni in crescita del 21% da EUR608,9 milioni del 2021. La Posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2022 è negativa per EUR49,8 milioni da meno EUR64,3 milioni al 31 dicembre 2021.

Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna - in rialzo dello 0,5% - ha annunciato giovedì il consolidamento della partnership con Ryanair che, avviata nel 2008 e rafforzata nel 2016, viene ora confermata con un accordo di 6 anni.

Fra le PMI, Confinvest - non ancora interessata dagli scambi - ha fatto sapere giovedì di aver siglato una partnership con Fabrick - il primo attore nato in Italia con l'obiettivo di favorire l'open banking - finalizzata all'inclusione di Conto Lingotto nei servizi offerti da Fabrick.

Convergenze cede l'1,7%. La company ha comunicato martedì di aver chiuso il 2022 con ricavi di EUR28,2 milioni, in aumento del 53% rispetto a EUR18,4 milioni dell'anno prima.

In Asia, il Nikkei è salito oggi dello 0,4% a 27.509,46, lo Shanghai Composite è calato dello 0,7% a 3.263,41 e l'Hang Seng ha ceduto l'1,4% a 21.660,47.

A New York, alla chiusura di giovedì, il Dow ha ceduto lo 0,1% a 34.053,94, il Nasdaq è salito del 3,3% a 12.200,82 mentre l'S&P 500 ha guadagnato l'1,5% a 4.179,76.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0887 contro USD1,0917 di mercoledì in chiusura. La sterlina vale invece USD1,2184 da USD1,2255 di ieri sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD81,47 al barile contro USD82,70 al barile di giovedì sera. L'oro, invece, scambia a USD1.926,40 l'oncia da USD1.919,70 l'oncia l'oncia della scorsa seduta.

Nel calendario macroeconomico di venerdì, dalle 0945 CET, sono in arrivo i PMI dei servizi e composito di Italia, Francia, Germania ed Eurozona, nell'ordine, e del Regno Unito.

Alle 1100 CET, dall'Eurozona, è in arrivo anche l'indice dei prezzi alla produzione.

Dagli USA, alle 1430 CET, spazio alla disoccupazione e ai libri paga non agricoli, alle 1545 CET si conoscerà il PMI manifatturiero e alle 1900 CET il report da Baker Hughes sugli impianti di trivellazione.

Alle 2130 CET, come di consueto il venerdì, arriverà il COT Report.

Fra le società, attesi i risultati di Intesa Sanpaolo.

Di Claudia Cavaliere, Alliance News reporter

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