ROMA (MF-DJ)--Valorizzare il patrimonio di Alitalia. E' questo l'invito rivolto dalla presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, al premier Mario Draghi nell'intervento pubblicato sul Messaggero.

"Caro presidente Draghi, l'Alitalia è molto di piú di una famiglia un pò costosa e sa che dalle sue decisioni dipendono i destini della nostra comunitá e di quelle centomila persone che vivono con angoscia questa crisi industriale, che certo non hanno causato", scrive Meloni che critica le low cost che "operano qui con contributi dagli aeroporti, mascherati da operazioni di comarketing. Finanziamenti opachi che acuiscono la concorrenza sleale. Servirebbero gare trasparenti e obblighi comuni, per esempio pagare stesse tasse".

"Alitalia negli ultimi anni ha registrato perdite ingenti. Con la gestione pubblica erano molto inferiori. La forbice oscilla tra il 7% e il 25% del fatturato. Lo diciamo anche con autocritica, visto che fummo in maggioranza con i capitani coraggiosi del 2009, ma non abbiamo dogmi, si tentano soluzioni e se ne misurano gli effetti", continua.

La Francia salirá al 30% del capitale di Air France Klm, l'Olanda è al 15%. Nel capitale Lufthansa sono presenti i Land tedeschi. Secondo Meloni, "la presenza dello Stato è determinante per la difesa di un interesse pubblico strategico in una nazione che vive di turismo, cultura, enogastronomia, manifattura, promozione del Made in Italy. Presidiare la sovranitá delle infrastrutture e dei collegamenti è vitale. Cassa Depositi e Prestiti può acquistare la flotta da Boeing e Airbus e concederla in leasing ad Alitalia a costi di mercato mentre l'affitto di aerei a prezzi stellari garantiva imprenditori cedenti che hanno creato la voragine. Ecco, l'Italia intera, con le famiglie che rischiano il lavoro, vuole mordente e visione", sottolinea.

Meloni chiede a Draghi "quanti soldi risparmieremmo con una mini compagnia, quanto ci costerá non avere piú Alitalia, cioè quanto perderemmo se costretti a volare con altre compagnie per promuovere l'Italia nel mondo e quanti soldi dovremmo sborsare per la continuitá territoriale con le isole e le aree meno sviluppate? La sovranitá prevista dalla Costituzione si compone di tanti tasselli, tra cui la libertá di volare autonomamente, proprietari dei propri interessi, capaci di salvaguardare una delle tradizioni aviatorie piú prestigiose della storia moderna. Una mini compagnia non ci fará toccare il cielo della rinascita italiana", conclude.

Intanto, è arrivata una nuova lettera della Commissione europea al governo italiano su Alitalia con una quarantina di punti da chiarire. Sebbene gli italiani puntino a chiudere entro la settimana, stando a quanto circola a Bruxelles, non hanno inviato i dati -giá richiesti dalla Ue- per consentire ai funzionari della Vestager di fare le analisi e i calcoli necessari a licenziare il dossier. Il che, scrive La Repubblica, spiega l'imponente lettera recapitata in giornata dai funzionari della Direzione generale per la concorrenza dell'esecutivo comunitario al Mef.

In sostanza si chiede a Ita di chiarire passaggi che oggi diventano fondamentali alla luce della nuova proposta. Ad esempio, l'Ue chiede lumi sul numero e tipologia di aerei (47, tutti Airbus in leasing), sul costo dell'acquisto della parte volo e del logo Alitalia, sul numero di rotte in essere e quelle giá utilizzate dalla vecchia compagnia negli ultimi 5 anni. L'accordo con Bruxelles è di portare avanti una trattativa a oltranza che i ministri Giorgetti e Franco vogliono appunto chiudere in settimana a livello tecnico per poi siglare l'eventuale accordo politico nei giorni successivi. A seguire potrebbero piombare su Roma le quattro decisioni della Commissione che dovrebbero scaricare sulla vecchia compagnia il rimborso del prestito ponte da 1,3 miliardi erogato dal 2017 in poi, permettendo il decollo di Ita.

Il risultato viene giudicato "possibile" da entrambi i fronti anche se restano diverse incognite. Specialmente se i sindacati o i mal di pancia all'interno del governo dovessero far saltare la trattativa. Ma se questa complessa partita a scacchi non dovesse terminare entro aprile allora dal cassetto sarebbe pronto a spuntare un piano B. La linea tracciata è quella dell'affitto dei rami d'azienda di Alitalia a Ita. In pratica gli asset sarebbero solo "prestati" alla newco del Mef che in questo modo -stando ai calcoli del governo- non rischierebbe di entrare nel mirino dell'Ue.

pev

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April 14, 2021 04:20 ET (08:20 GMT)