L'azionario europeo è in ribasso, appesantito da un 'sell-off' del comparto tecnologico, dopo le perdite registrate durante la notte a Wall Street per i timori di nuove restrizioni anti-coronavirus e sul riaccendersi delle tensioni tra Stati Uniti e Cina.

Intorno alle 11,30, l'indice paneuropeo STOXX 600 cede l'1,22%, con i tecnologici in calo del 3,36%, sulla strada per il più ampio sell-off di un giorno in oltre un mese.

Sap Se, Asml Holding Nv, Prosus Nv e Infineon Technologies lasciano sul terreno circa il 4%, sulla scia delle perdite dei colossi tech statunitensi sui timori che un ulteriore lockdown in California per arginare un'ondata di contagi da coronavirus possa rallentare la ripresa economica del Paese.

"La California è un paradiso tecnologico, quindi ciò avrà un effetto sproporzionato sui titoli tecnologici", osserva Connor Campbell, markets analyst di SpreadEx.

Simili timori persistono anche in Asia, con Hong Kong che si accinge a imporre stringenti misure di distanziamento sociale a partire da oggi.

L'istituto di ricerca tedesco Zew ha comunicato che le prospettive per la più grande economia europea rimangono sostanzialmente invariate a luglio rispetto al mese precedente.

L'indice Zew, che misura la fiducia degli investitori, si attesta a 59,3 punti a luglio dopo essere salito a 63,4 punti a giugno.

Il gruppo tecnologico industriale Hexagon avanza del 2,04% dopo aver previsto un utile nel secondo trimestre superiore alle aspettative di mercato.

La società petrolifera norvegese Aker Bp Asa segna un calo del 3,16% a causa della flessione dei prezzi del greggio, sebbene abbia battuto le stime sugli utili ante imposte del secondo trimestre.

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