ZURIGO (awp/ats) - Vendite in crescita nel 2022 per Alcon: il gruppo farmaceutico elvetico-americano specializzato nei prodotti per la cura degli occhi ha contabilizzato ricavi per 5,1 miliardi di dollari (4,8 miliardi di franchi), il 7% in più dell'anno prima.

L'utile netto è però sceso da 376 a 335 milioni di dollari, una flessione che si spiega con imposte più elevate pagate per gli esercizi 2019-2022, rende noto la società in un comunicato diffuso nella tarda serata di ieri.

La progressione del fatturato è inoltre risultata in rallentamento alla fine dell'anno: il quarto trimestre si è chiuso con proventi in aumento solo dell'1% a 2,2 miliardi di dollari. Malgrado il calo dei profitti la dirigenza propone comunque di aumentare il dividendo di 1 centesimo a 0,21 franchi.

Il gruppo ha comunicato i suoi dati fra la chiusura della borsa di New York e quella di Zurigo, i due mercati su cui è quotato. In Svizzera il titolo Alcon figura fra i 20 compresi nell'SMI, il listino principale. In attesa di conoscere le reazioni degli investitori alle novità odierne può essere detto che dall'inizio dell'anno la performance è del +6%, mentre sull'arco di un anno l'azione ha perso il 6%.

Fondata nel 1945 in Texas, Alcon è stata dal 1977 proprietà di Nestlé, ma è poi passata gradualmente - fino al 2010 - nella sfera di Novartis: per assumerne il controllo la società renana aveva complessivamente pagato circa 50 miliardi di dollari. È poi seguita una ristrutturazione e nel 2019 il comparto è stato scorporato e quotato in borsa. Oggi l'azienda - il cui nome deriva dalla combinazione delle prime lettere dei cognomi dei due fondatori, i farmacisti Robert Alexander e William Conner - vende i suoi prodotti oftalmici a oltre 260 milioni di persone in 140 paesi. L'organico comprende 25'000 dipendenti.