Lo detto oggi Roberto Tomasi, AD di Autostrade per l'Italia (Aspi), controllata di Atlantia.

Parlando con la stampa delle nuove strategie dell'azienda, Tomasi ha anche annunciato 2.900 nuove assunzioni entro il 2024 e ha detto che l'azienda è impegnata a dotare la rete autostradale di colonnine di ricarica per le auto elettriche.

La società ha promesso di aumentare del 60% la realizzazione delle spese di manutenzione previste per la rete autostradale nel periodo 2020-2024 rispetto al 2015-2019 e di incrementare del 110% la "messa a terra" degli investimenti.

Aspi ha raggiunto l'anno scorso un accordo con il governo sul Pef e si attende che il piano venga inviato al Cipe nelle prossime settimane, ha detto l'AD, aggiungendo che l'ok definitivo richiederà tempo.

L'attesa del via libera sul Pef sta anche rallentando i negoziati tra Atlantia e la cordata di investitori guidata da Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) che punta all'acquisizione della maggioranza di Aspi.

Le trattative con Cdp rientrano negli sforzi di Atlantia per risolvere la disputa di lunga data sul futuro della controllata autostradale, causata dal crollo del Ponte Morandi a Genova nel 2018.

Atlantia controlla l'88% di Aspi, con il restante 12% diviso tra la tedesca Allianz, EDF Invest, DIF Infrastructure e il fondo cinese Silk Road fund.

Tomasi non ha voluto commentare i difficili negoziati con il consorzio guidato da Cdp, ma ha sottolineato che i diritti degli azionisti di minoranza vanno tutelati, aggiungendo che il processo di cessione deve essere trasparente e deve rispettare le regole del mercato.