Axa, il secondo gruppo assicurativo in Europa dopo Allianz, ha precisato che le richieste legate all'interruzione delle attività e alla cancellazione di eventi a causa dell'epidemia di coronavirus sono state pari a 1,5 miliardi di euro, in linea con una stima fornita in precedenza.

"L'impatto delle ulteriori misure di lockdown nel secondo semestre 2020 è stato generalmente neutro", ha scritto Axa in un comunicato.

L'utile netto dell'assicuratore francese nel 2020 è risultato pari a 3,16 miliardi di euro, in flessione rispetto ai 3,86 miliardi di euro del 2019.

L'utile sottostante è calato del 34%, mentre i ricavi sono diminuiti del 7%.

Gli analisti avevano previsto un utile netto pari a 4,4 miliardi di euro e ricavi a 97,23 miliardi di euro, secondo le stime Ibes di Refinitiv.

Etienne Bouas-Laurent, Cfo di Axa, ha detto alla stampa che prevede che il "buon slancio" dei prezzi nella controllata XL, colpita duramente dalla pandemia, dovrebbe continuare fino alla fine dell'anno.

A novembre il gruppo ha annunciato l'iniezione di 1 miliardo di euro in XL per rafforzare la posizione patrimoniale di un business penalizzato dai costi legati alle catastrofi naturali.

L'assicuratore francese ha aggiunto di prevedere la distribuzione di un dividendo di 1,43 euro per azione quest'anno, rispetto al dividendo ridotto a 0,73 euro dell'anno scorso, quando ai gruppi assicurativi europei è stato chiesto di ridurre le distribuzioni per proteggere le riserve durante la crisi pandemica.

Axa ha detto l'anno scorso di voler continuare a snellire le proprie attività attraverso la cessione di asset in alcuni paesi e mercati nel corso dei prossimi anni, nell'ambito di diverse iniziative per rafforzare la redditività.

(Tradotto da Redazione Danzica, in Redazione a Milano Maria Pia Quaglia)