MILANO (MF-DJ)--Le esposizioni piú significative del settore assicurativo nei confronti del conflitto tra Russia e Ucraina, cioè dove gli assicuratori hanno usato parole diverse da "trascurabile" nelle loro comunicazioni con gli investitori, riguardano Allianz, Coface e Generali, e anche in questi casi le esposizioni sono piccole.

E' quanto rilevano gli analisti di Berenberg, che per quanto riguarda gli altri assicuratori coperti, ritengono le esposizioni siano "trascurabili". Ad esempio, per Zurich, "stimiamo che l'esposizione premium sia pari allo 0,1% dei premi danni e l'esposizione patrimoniale allo 0,02%, ovvero 2pb dei suoi 338 miliardi di dollari di investimenti.

Nel dettaglio, Generali Assicurazioni non ha investimenti in Ucraina, gli investimenti in Russia sono "trascurabili" e controlla il 38,5% del capitale dell'assicuratore russo Ingosstrakh. Nel 2018, l'ultimo anno di cui disponiamo i dati, Ingosstrakh ha registrato premi lordi per 1,4 miliardi di euro e un utile netto di 90 milioni di euro; la quota Generali di utile netto è stata di 34 milioni di euro, circa l'1,5% dell'utile netto del gruppo Generali di 2,3 miliardi di euro nel 2018.

Allianz ha premi per 270 milioni di euro, di cui circa lo 0,2% in Russia.Il gruppo ha anche 2 miliardi di euro di asset di investimento, equivalenti al 2,5% di un patrimonio netto di 80 miliardi di euro e lo 0,25% di 809 miliardi di euro di attivitá di investimento totali.

La francese Axa ha 194 milioni di euro in investimenti a reddito fisso in Russia, circa lo 0,3% degli azionisti patrimonio netto e premi lordi emessi per euro 310 milioni, pari a circa lo 0,3% del totale dei premi del gruppo.

Zurich invece ha 80 milioni di dollari di premi nei rami danni (circa lo 0,2% dei premi danni del gruppo) e 50 milioni di dollari di attivitá (0,015%) in Russia.

Infine Coface, gruppo francese che offre l'assicurazione del credito commerciale, che non ha visibilitá nella regione del Donbass,l'esposizione trascurabile in Ucraina e la sua esposizione in Russia è equivalente all'1%. Il totale del gruppo di 588 miliardi di euro (solo una parte di questa esposizione è in essere in qualsiasi momento).

Il l'esposizione è leggermente superiore in rubli che in valuta estera, e noi crediamo che l'esposizione al rublo è meno rischiosa in quanto il rischio di regolamento è inferiore.

Tuttavia, secondo Berenberg, non mancano i cosiddetti "rischi di secondo ordine", tra cui l'esposizione all'Europa centrale e orientale (CEE) e la stagflazione: "Non abbiamo esaminato in dettaglio le esposizioni CEE; notiamo solo che i gruppi che hanno attivitá significative nella regione includono NN Group, Generali, Allianz e Aegon. Riteniamo che il rischio maggiore per le compagnie assicurative, e in particolare per quelle attive nel business danni, sia la stagflazione".

fch

francesca.chiarano@mfdowjones.it


(END) Dow Jones Newswires

March 03, 2022 12:48 ET (17:48 GMT)