INTERLAKEN (BE) (awp/ats) - La voglia di viaggiare scoppiata dopo la pandemia non accenna ad attenuarsi e a beneficiarne è anche Swiss. "La domanda è sempre elevata, i velivoli sono pieni" afferma il presidente della direzione Dieter Vranckx ai margini dello Swiss Economic Forum, evento politico-economico in svolgimento a Interlaken (BE).

La tendenza vale praticamente per tutte le destinazioni, aggiunge il 50enne in un'intervista all'agenzia Awp. "L'intera rete di Swiss svizzera è gettonata: i voli per l'Asia, gli Stati Uniti e anche all'interno dell'Europa sono al completo".

Dal primo trimestre di quest'anno la compagnia ha integrato nel suo sistema di prenotazione l'opzione di compensazione del CO2. Gli acquisti di questi biglietti, che Vranckx chiama verdi, sono nel frattempo triplicati. "Il livello è ancora basso, ma la dinamica c'è".

Per raggiungere l'obiettivo di zero emissioni nette entro il 2050 il manager con studi a Bruxelles, Londra e Losanna vede tre assi di azione. In primo luogo, sono necessari nuovi aeromobili: "i nuovi velivoli consentono di ridurre il CO2 del 20%, quindi si tratta di una leva molto importante". Un'altra possibilità di riduzione della CO2 è rappresentata dai carburanti sintetici. "E la terza leva è la tecnologia: stiamo lavorando con Google e altre aziende tecnologiche".

Nell'immediato comunque i passeggeri aerei temono soprattutto i ritardi e a questo proposito Swiss fa sapere che cercherà di mantenere la stabilità dell'orario, malgrado i lunghi tempi di attesa all'aeroporto (a Zurigo al momento un tema molto discusso) e fattori quali gli scioperi. "Ci preoccupiamo di fare tutto quanto è di nostra competenza per pianificare nel miglior modo possibile", dice Vranckx. L'anno scorso Swiss è stata "incredibilmente affidabile": "il chiaro obiettivo è quello di raggiungere questa affidabilità anche quest'estate", conclude il dirigente con doppia nazionalità svizzera e belga.