L'app per i pagamenti con sede a Londra fondata nel 2010 da due imprenditori estoni ha fatto sapere che sta scegliendo di quotarsi senza raccogliere fondi, alimentando le speranze del governo britannico di attirare più aziende tech.

Negli ultimi mesi le quotazioni sui mercati azionari in Europa sono state caratterizzate da volatilità, con almeno quattro Ipo annullate nelle ultime settimane, mentre gli investitori diventano sempre più selettivi in seguito a un primo semestre record per i debutti in borsa.

Le quotazioni sul mercato di Londra di Deliveroo e Alphawave si sono rivelate in entrambi i casi un fiasco e i titoli scambiano ancora ben al di sotto dei prezzi fissati nell'Ipo.

Wise non ha commentato sulla possibile valutazione dopo che fonti hanno riferito a Reuters ad aprile che l'azienda potrebbe essere valutata tra i 6 e i 7 miliardi di dollari, potenzialmente uno dei maggiori debutti in borsa per quest'anno.

La quotazione dovrebbe essere portata a termine il 5 luglio, con l'azienda che punta a un flottante di almeno il 25%, secondo uno dei bookrunner.

Wise ha fatto sapere di essere in utile dal 2017, con un tasso di crescita dei ricavi del 54% negli ultimi tre anni, raggiungendo i 421 milioni di sterline di vendite totali nel 2021.

(Tradotto in redazione a Danzica da Michela Piersimoni, in redazione a Milano Gianluca Semeraro, michela.piersimoni@thomsonreuters.com, +48 587696616)