MILANO (MF-DJ)--Il bitcoin ieri stava puntando quota 40.000 dollari (meno di 24 ore prima era a 34.000) quando nel primo pomeriggio Bloomberg ha mandato in rete il suo scoop: il dipartimento della Giustizia Usa (Doj) avrebbe avviato un'inchiesta sulle pratiche di Tether risalenti agli anni in cui era agli inizi della sua attività. Tether avrebbe nascosto alle banche che le sue transazioni erano legate alle criptovalute. In un attimo, scrive MF, il bitcoin è sceso dal massimo di giornata di 39.544 dollari a 37.900. Non c'è da meravigliarsi, visto che Tether è la stablecoin più importante, legata al dollaro con un rapporto di parità. I Tether in circolazione valgono 61,8 miliardi di dollari e sono alla base di più della metà di tutti gli scambi di bitcoin.

«Tether ha regolarmente un dialogo aperto con le forze dell'ordine, incluso il Doj, come parte del nostro impegno per la cooperazione e la trasparenza», ha affermato la società in una nota, mentre il Doj non ha commentato le indiscrezioni di Bloomberg. Lo scorso febbraio Tether, insieme a Bitfinex, la borsa di criptovalute a cui è legata a doppio filo, ha patteggiato con l'ufficio del Procuratore generale di New York il pagamento di una multa di 18,5 milioni di dollari in cambio della fine delle indagini. Al di là della specificità delle diverse indagini, su Tether incombe sempre il sospetto che ai famosi 61,8 miliardi in circolazione non corrispondano riserve in dollari per la stessa cifra. Lo scorso maggio la società aveva dichiarato che poco meno del 3% delle riserve erano in dollari in contanti, mentre il 49% era in non specificato commercial paper.

Sta di fatto che nella serata di ieri il bitcoin guadagnava comunque il 12,8% a 38.632 dollari (martedì scorso era sceso sotto quota 30.000). Merito delle voci secondo cui Amazon potrebbe accettare pagamenti in bitcoin entro l'anno. Voci nate dal fatto che la società di Jeff Bezos intende assumere un esperto di blockchain e valute digitali. «Siamo ispirati dall'innovazione nel campo delle criptovalute e stiamo esplorando che cosa possa significare per Amazon», ha dichiarato un portavoce del gruppo. «Crediamo che il futuro sarà costruito su nuove tecnologie che rendano possibili pagamenti moderni, veloci ed economici e speriamo di portare questo futuro ai clienti di Amazon il prima possibile». In effetti le voci non sembrano campate per aria, anche se le tempistiche di colossi del genere di solito sono piuttosto lunghe. Secondo Simon Peters, analista di eToro, si «potrebbe ripetere per certi versi quanto avvenne lo scorso ottobre quando PayPal annunciò di accettare pagamenti in bitcoin. Allora bitcoin languiva su livelli attorno agli 11.700 dollari, ma da lì è partito il rally che lo ha portato fino al massimo storico» di 64.829 dollari lo scorso 13 aprile.

red/cce

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2708:23 lug 2021

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