ROMA (MF-DJ)--L'emergenza sanitaria e le misure governative per contenere la diffusione dell'epidemia hanno indotto un più intenso utilizzo degli strumenti elettronici (bonifici, addebiti diretti carte di debito e credito) rispetto a quelli tradizionali (contante, incassi commerciali e assegni). La tecnologia contactless e, più in generale, le carte di pagamento hanno registrato una forte espansione al Centro e nel Mezzogiorno, dove era presente un gap di utilizzo rispetto al Nord prima della pandemia; al Sud, in particolare, è aumentata la propensione

all'utilizzo delle carte rispetto al contante. L'incidenza degli acquisti online, invece, è cresciuta di più al Nord, che partiva da una situazione di ecosistema digitale più evoluto ed è stato interessato da restrizioni maggiori. Resta tuttavia ampio il gap rispetto al resto dell'area dell'euro.

E' quanto emerge dall'analisi di Banca d'Italia relativa all'impatto della pandemia sull'uso degli strumenti di pagamento. Negli anni precedenti lo scoppio della pandemia si era registrata una progressiva

crescita in Italia dell'utilizzo degli strumenti di pagamento alternativi al contante -bonifici, addebiti diretti e soprattutto carte- per effetto dell'innovazione tecnologica, dell'ingresso di nuovi operatori di mercato, nonché degli interventi normativi a sostegno dell'efficienza e della sicurezza nell'utilizzo dei pagamenti digitali. I tassi di crescita delle operazioni elettroniche con bonifici, addebiti diretti, carte di pagamento sono stati addirittura superiori a quelli registrati nell'area dell'euro, a fronte di una più marcata riduzione dei pagamenti con strumenti tradizionali, quali gli assegni bancari e postali.

Il gap rispetto al resto dell'area dell'euro rimane, tuttavia, "ancora ampio". Secondo dati della Bce, nel 2019 l'Italia era il Paese con il più basso numero di transazioni pro-capite regolate con mezzi diversi

dal contante. Il divario è comune a tutte le aree del Paese, sebbene più ampio nelle regioni con un reddito pro-capite più basso e con un minor grado di diffusione di canali digitali (Internet, app mobile, etc.) presso la popolazione. L'eterogeneità tra le aree del Paese in termini di diffusione e utilizzo degli strumenti alternativi al contante si è riflessa anche in andamenti differenziati nella domanda di circolante. Nel 2019 l'incidenza dei prelievi da Atm sulla somma degli stessi e del valore dei pagamenti tramite POS (cash-card ratio) era infatti pari a circa il 66% nelle regioni del Mezzogiorno, un valore significativamente

più elevato rispetto alla media delle altre aree (50%).

Alla maggiore diffusione e al più intenso utilizzo delle carte nelle transazioni al dettaglio ha contribuito, dal lato dell'offerta, l'accresciuta capillarità dei dispositivi elettronici. Tra il 2014 e il 2019 il numero di Pos è pressoché raddoppiato in tutte le macro-aree raggiungendo, alla fine del periodo, valori pari a 6,6 e 7,0 ogni 100 abitanti 10 rispettivamente nelle regioni del Centro e del Nord e 4,5 ogni 100 abitanti nel Mezzogiorno, area del Paese dove la diffusione è comunque minore. Questo andamento ha beneficiato degli interventi normativi di matrice europea e nazionale volti ad accrescere l'accettazione dei pagamenti con carte da parte degli esercenti e dell'innovazione digitale nell'offerta dei servizi bancari, dello sviluppo di dispostivi mobili che favoriscono l'interazione tra banche e clientela.

Alla fine del 2019, pressoché tutte le banche consentivano alla propria clientela di accedere in mobilità ai servizi e agli strumenti offerti sul territorio nazionale, contribuendo allo sviluppo di servizi di pagamento innovativi, quali punti vendita con Pos/Poi, Internet, app mobile per micro pagamenti.

Gli effetti della pandemia sui pagamenti al dettaglio si innestano quindi nell'ambito di tendenze già in atto da tempo, ma ne hanno accelerato gli sviluppi. La quota di acquisti online su quelli con carte

è aumentata repentinamente dal 25% di febbraio al 40% di aprile 2020.

Una trasformazione del settore del commercio comunque era da tempo avviata con il rallentamento delle vendite nella distribuzione tradizionale e la crescita del commercio elettronico. Nel corso delle prime settimane di lockdown dello scorso anno, nonostante il calo di fatturato verificatosi per diversi settori merceologici, molte

aziende hanno registrato nuovi clienti grazie all'integrazione tra canale di vendita tradizionale e online (cd. multicanalità); ciò anche

per il tramite delle grandi piattaforme digitali (es. Amazon o eBay) che peraltro hanno rafforzato ulteriormente la propria posizione sul mercato e-commerce.

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(END) Dow Jones Newswires

July 14, 2021 07:05 ET (11:05 GMT)