La Gran Bretagna ha esortato giovedì la sua autorità antitrust a sostenere la spinta verso la crescita economica e a ridurre l'incertezza per le imprese, intervenendo in modo più tempestivo, trasparente e reattivo nel controllo delle fusioni, nei mercati digitali e nella tutela dei consumatori.
Dall'insediamento dello scorso anno, il governo laburista ha intensificato la pressione sulla Competition and Markets Authority (CMA) e su altri organismi di regolamentazione, chiedendo loro di contribuire attivamente all'eliminazione delle barriere che ostacolano la crescita.
La CMA è indipendente, ma segue un "orientamento strategico" fissato dal segretario di Stato per le imprese.
"I nostri regolatori economici sono fondamentali per creare le condizioni necessarie a una maggiore crescita e agli investimenti", ha dichiarato il segretario alle Imprese Jonathan Reynolds in un comunicato governativo. "Questo orientamento definisce le priorità del governo per la CMA".
Reynolds aveva già segnalato a febbraio il nuovo indirizzo per la CMA, affermando che l'organismo doveva essere "meno avverso al rischio".
All'inizio di quest'anno, la CMA ha acquisito nuovi poteri per vigilare sulle grandi aziende tecnologiche come Google, Meta, Apple e Amazon, ampliando il proprio mandato di controllo sulle fusioni dopo la Brexit.
Il Primo Ministro Keir Starmer aveva già individuato lo scorso anno la CMA come un regolatore che doveva prendere più seriamente la crescita economica.
Il governo ha rafforzato questo messaggio nominando, lo scorso gennaio, l'ex dirigente di Amazon Doug Gurr come presidente ad interim della CMA.
La CEO della CMA, Sarah Cardell, ha affermato che il governo ha inserito un solido regime di concorrenza "al centro della missione per la crescita".
"L'orientamento fornisce una chiarezza utile su come la CMA dovrebbe stabilire le priorità e svolgere il proprio lavoro, promuovendo la concorrenza e tutelando i consumatori, con una particolare attenzione a sostenere livelli più elevati di investimenti e crescita economica", ha dichiarato.