ROMA (Reuters) - Il Comitato europeo per la protezione dei dati personali (Edpb) ha avviato una indagine assieme a 22 autorità nazionali dello Spazio economico europeo (See), compreso il Garante privacy italiano, per verificare l'utilizzo di servizi cloud da parte dei soggetti pubblici.

Le indagini riguarderanno oltre 80 enti pubblici in tutto lo Spazio economico europeo, comprese le istituzioni dell'UE, che coprono settori come la salute, la finanza, le tasse, l'istruzione e i fornitori di servizi IT), ha detto l'EDPB (European Data Protection Board). Le aziende statunitensi di cloud computing come Amazon AWS, Alphabet Google, Oracle e Microsoft Azure hanno costruito centri dati in tutta Europa in risposta alla crescente domanda delle organizzazioni del settore privato e pubblico.

L'iniziativa si inserisce nel Quadro di attuazione coordinata (CEF - Coordinated Enforcement Framework) adottato dall'EDPB nel mese di ottobre 2020, al fine di potenziare le attività di enforcement e cooperazione fra le autorità di controllo.

La trasformazione digitale innescata dalla pandemia ha infatti indotto molti soggetti pubblici, anche in Italia, a ricorrere a servizi cloud. Tuttavia, spiega una nota del garante italiano per la protezione dei dati personali, risulta spesso complesso per le pubbliche amministrazioni ottenere prodotti e servizi ICT in linea con le norme UE sulla protezione dei dati.

Con questa indagine, le autorità di controllo intendono pertanto verificare il rispetto di queste norme e promuovere le migliori prassi per garantire un'adeguata protezione dei dati personali.

(Stefano Bernabei, editing Andrea Mandalà)