NEW YORK (awp/ats/ans) - Amazon taglierà 18'000 posti di lavoro, più di quanto inizialmente previsto, compiendo il taglio maggiore della sua storia. Le riduzioni, iniziate in novembre, si concentreranno nell'area delle risorse umane e nella divisione retail, andando a colpire il 6% dei dipendenti corporate della società

"Abbiamo navigato un'economia incerta e difficile in passato e continueremo a farlo", spiega l'amministratore delegato Andy Jassy. "Questi cambi - aggiunge - ci aiuteranno a perseguire opportunità di lungo termine con una struttura di costi più solida."

I tagli erano nell'aria da mesi - all'inizio l'ipotesi era di 10'000 posti - ma l'ammontare totale annunciato sembra indicare che Amazon si sta posizionando per una possibile recessione, data da molti analisti per scontata nel 2023.

Il colosso fondato da Jeff Bezos è stato uno dei maggiori beneficiari della pandemia, quando milioni di persone hanno preso d'assalto i suoi scaffali digitali per gli acquisti. Per tenere il passo con il boom della domanda, Amazon era stata costretta a raddoppiare la sua rete logistica e assumere migliaia di dipendenti.

La fine dei lockdown e la possibilità di tornare a fare shopping nei negozi reali ha poi costretto il colosso a lanciare una revisione per il taglio dei costi, divenuta ancora più centrale con il rallentamento dell'economia mondiale.

Una frenata economica alla quale non sono rimaste immune le altre big della Silicon Valley e non solo. Meta ha annunciato il taglio di oltre 11'000 posti e Elon Musk ha dimezzato il personale di Twitter. In casa Google, secondo indiscrezioni, i dipendenti tremano all'idea di una possibile ondata di tagli mentre Salesforce ha annunciato la riduzione del 10% della propria forza lavoro ammettendo di aver assunto troppo durante il boom della pandemia. Tagli sono in arrivo anche a Stitch Fix, dove è attesa una riduzione del 20% del personale.

Anche fuori dalla Silicon Valley, comunque, sono stati avviati tagli. A Wall Street Goldman Sachs si appresta a ridurre il numero dei dipendenti di 4'000 unità per rispondere alle nuove prospettive economiche che vendono una stretta delle condizioni finanziarie a anche a causa dei rialzi dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve. Non va meglio nelle grandi catene di negozi. Il colosso di prodotti per la casa Bed Bath & Beyond sta valutando le sue alternative strategiche e non esclude la possibilità di una bancarotta.