MILANO (MF-DJ)--La guerra del calcio rischia di travolgere l'intera filiera se non si trovera` un compromesso adeguato tra le esigenze industriali dei top club, travolti dalla tempesta Covid che ha aggravato gli squilibri di bilancio, e quelle della istituzioni e della base della piramide calcistica.

Ieri in Italia sia la Figc del presidente Gabriele Gravina che la Lega Serie A del presidente Paolo Dal Pino, scrive il Sole 24 Ore, hanno ribadito la contrarieta` al progetto Super League rivendicando l'imprescindibile funzione sociale dei campionati nazionali. Parole che sono risuonate in tutti i Paesi coinvolti nella scissione e non solo in quelli.

La strategia dei top club, che hanno avviato il lavoro di fondazione della Super League gia` dallo scorso anno, nasce dalla constatazione che l'attuale Champions gestita dalla Uefa ha un rilevante valore economico inespresso. Il riferimento dei ragionamenti di Andrea Agnelli presidente della Juve e` la Nfl americana che ha 3/400 milioni di tifosi nel mondo ma fattura a livello televisivo piu` del doppio (6/7 miliardi di dollari) della manifestazione calcistica europea, che pure e` seguita da almeno 3 miliardi di appassionati. Proprio in queste settimane le tv Usa e Amazon stanno trattando con la lega Usa un accordo decennale che a partire dal 2023 potrebbe valere 10 miliardi a stagione con il gioiello del Super Bowl.

Dunque, aumentando il numero di partite tra le squadre di maggior blasone, titolari di un marchio globalmente riconosciuto, e aggredendo i mercati con prodotti nuovi, i fondatori della Super League ritengono sia possibile passare dai 3,2 miliardi di ricavi europei prodotti oggi da Champions ed Europa League a 5/6 miliardi annui nel breve termine e fino a 10 miliardi nel medio-lungo termine.

I ricavi delle Coppe europee vengono cosi` suddividi: 2 miliardi vanno ai 32 club che prendono parte alla Champions, 510 milioni ai 48 dell'Europa League, 295 milioni sono desti- nati ai coprire i costi organizzativi, 163 milioni che restano alla Uefa per i suoi progetti e 227 milioni sono invece distribuiti tra Federazioni e altri club nell'ambito della mutualita` europea. Piu` in generale nel financial report Uefa della stagione nel 2018/19 (l'ultima senza Covid) le somme complessive destinate alla voce «solidarity payments» sono pari a 275 milioni di euro a stagione.

Nel progetto Super League i pagamenti di solidarieta` andranno di pari passo con l'aumento dei ricavi, quindi senza tetto massimo prestabilito. Si stima in particolare che i contributi di mutualita` ai club del Vecchio Continente possano percio` crescere negli anni con l'incremento degli introiti della nuova manifestazione e valere 10 miliardi almeno durante un periodo iniziale di impegno finanziario calcolato su a 23 stagioni. Quindi la cifra annuale destinata alla mutualita` sarebbe di almeno 434 milioni a stagione, quasi 160 milioni in piu` (il 60%) di quelli attuali. Oggi solo un quarto delle risorse mutualistiche va alle cinque Top League. Alla Serie A va il 5% pari a 13 milioni.

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2008:57 apr 2021

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April 20, 2021 02:57 ET (06:57 GMT)