MILANO (MF-DJ)--Il Regno Unito è aperto alla proposta degli Stati Uniti per un'aliquota minima globale dell'imposta sulle società, a condizione che vada di pari passo con una suddivisione più equa dei prelievi fiscali per i giganti tecnologici statunitensi, ha detto il segretario al Tesoro del Regno Unito, Rishi Sunak.

Le osservazioni di Sunak al Ceo Council Summit del Wall Street Journal evidenziano il potenziale per un accordo sulle regole fiscali globali nei colloqui che coinvolgono decine di Nazioni e dovrebbero concludersi quest'anno.

I colloqui hanno vacillato per anni e sono stati interrotti dalla pandemia ma hanno ricevuto nuovo impulso il mese scorso quando l'amministrazione Biden ha presentato nuove proposte per tassare le multinazionali in base alle loro dimensioni e ai loro profitti.

Le discussioni si svolgono sotto l'egida dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (Ocse). Un accordo non è però garantito, dato che Paesi piccoli come l'Irlanda esprimono la preoccupazione di essere svantaggiati rispetto alle economie più grandi se non riusciranno a competere sulle tasse.

Sunak ha affermato che Londra è ricettiva alla proposta degli Stati Uniti di stabilire un'aliquota fiscale minima per le società in tutto il mondo per limitare l'opportunità che le multinazionali, per ridurre al minimo il loro carico fiscale, si spostino verso giurisdizioni a bassa tassazione, anche se la maggior parte delle loro attività vengono effettuate altrove.

Il segretario ha affermato, tuttavia, che le norme fiscali internazionali non sono state progettate per la moderna economia digitale.

L'anno scorso la Gran Bretagna ha imposto una tassa speciale sui servizi digitali sui ricavi di motori di ricerca, social media e mercati online generati dagli utenti nel Regno Unito, riflettendo la preoccupazione dell'opinione pubblica che aziende come Amazon e la società madre di Google, Alphabet, non pagassero abbastanza tasse.

Il Regno Unito vuole sostituirla con "una soluzione multilaterale che suddivida i diritti di tassazione internazionale in modo equo e appropriato" nel quadro di qualsiasi accordo globale sulle tasse, ha detto Sunak. "Siamo aperti ad avere un pacchetto che coinvolga entrambi", ha detto, aggiungendo che "il diavolo sarà nei dettagli". Anche la Francia e la Germania hanno detto che saranno a favore di un simile pacchetto.

Sunak ha spinto l'aliquota dell'imposta sulle società del Regno Unito al 25% a marzo per contribuire a finanziare i pacchetti di sostegno alle imprese e altre spese legate al coronavirus durante la pandemia. L'amministrazione Biden ha proposto di aumentare l'aliquota statunitense al 28% e la segretaria al Tesoro Janet Yellen ha suggerito un'aliquota minima dell'imposta sulle società al 21% da applicare in tutto il mondo.

Le ultime proposte degli Stati Uniti sulla tassazione delle multinazionali non si concentrano sul settore tecnologico o su altri comparti che hanno attirato l'ira dei politici. Questo perché i funzionari statunitensi di entrambe le parti considerano gli approcci incentrati sulla tecnologia come attacchi mirati a un settore in cui gli Usa dominano. Darebbero, però, ai Governi europei e di altri Paesi la possibilità di aumentare le entrate fiscali dalle società che hanno beneficiato maggiormente della globalizzazione e della digitalizzazione e hanno compiuto ulteriori progressi durante la pandemia di Covid-19.

Sunak ha detto che il Regno Unito ospiterà una riunione di persona dei ministri delle Finanze del G7 a Londra il 4-5 giugno.

cos

(END) Dow Jones Newswires

May 04, 2021 10:28 ET (14:28 GMT)