I titoli delle società brasiliane di telecomunicazione scambiano in forte rialzo alla borsa di San Paolo dopo che Oi ha annunciato di aver ricevuto due offerte d'acquisto per la sua divisione di telefonia mobile, di cui una congiunta da parte di Telefonica Brasil, Tim Participacoes e Claro, controllata di America Movil.

I dettagli sull'offerta congiunta non sono stati divulgati, ma i tre operatori hanno chiesto a Oi il diritto di allinearsi ad altre potenziali offerte ricevute per le sue attività mobili, secondo un filing pubblicato nel weekend.

"La novità è l'ingresso di Claro nel consorzio, che potrebbe ridurre le probabilità di una forte disputa per l'asset", scrive un analista di BTG Pactual in una nota ai clienti.

Intorno alle 17,20 italiane le azioni preferred di Oi balzano di oltre il 14% a 1,68 real, dopo aver aperto in rialzo del 17,7%. TIM Participacoes, controllata di Telecom Italia, guadagna l'8% a 17,12 real, seguita da Telefonica Brasil, in rialzo del 5,3% a 53,05 real.

Il maggiore operatore brasiliano di linea fissa ha stabilito un prezzo minimo di 15 miliardi di real per le sue attività mobili e intende usare i proventi per finanziare l'espansione della sua rete in fibra a banda larga, per pagare i debiti e per uscire dalla protezione dai creditori.

"Tuttavia, a nostro parere, Oi Mobile non vale più di 15 miliardi di real per un nuovo arrivato, solo per i concorrenti esistenti", scrivono gli analisti di Credit Suisse Daniel Federle, Felipe Cheng e Juan Pablo Alba.

Nel caso di una vittoria dell'offerta d'acquisto congiunta, gli analisti si aspettano che Tim controlli circa il 54% degli asset mobili di Oi, mentre a Telefonica Brasil andrebbe circa il 24% e a Claro circa il 22%.

"Tim dovrebbe anche avere circa il 60% delle radiofrequenze di Oi, seguita da Vivo (30%) e Claro (10%), portando quindi a un migliore equilibrio nel mercato in termini di sottoscrizioni e frequenze", scrivono gli analisti di Credit Suisse, aggiungendo che la divisione delle frequenze è fondamentale per definire il prezzo che ognuno dovrà pagare.

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