(Alliance News) - Il Mib ha chiuso in rialzo lunedì, con l'asticella dei punti in area 33.800 lunedì, in linea con gli altri mercati europei, mentre gli operatori attendono ulteriori indizi tra le continue preoccupazioni per la situazione in Medio Oriente.

Fra le notizie economiche, nel mese di agosto, rispetto a luglio, il volume destagionalizzato del commercio al dettaglio è aumentato dello 0,2% nell'Eurozona e dello 0,3% nell'UE, secondo le stime di Eurostat pubblicate lunedì. A luglio, il volume del commercio al dettaglio è rimasto stabile nell'area dell'euro ed è cresciuto dello 0,1% nell'UE.

Così, il FTSE Mib ha chiuso in verde dello 0,7% a 33.814,52, il Mid-Cap ha chiuso in verde frazionale a 46.483,21, lo Small-Cap ugualmente in verde marginale a 28.204,50 e l'Italia Growth ha invece ceduto lo 0,1% a 8.039,68.

In Europa, il FTSE 100 di Londra ha chiuso in verde dello 0,2%, mentre il CAC 40 di Parigi ha raccolto lo 0,5%, mentre il DAX 40 di Francoforte ha ceduto lo 0,1%.

Sul Mib, ha fatto meglio di tutti Amplifon che si è preso la vetta con un attivo del 4,5% a EUR26,89. Su Amplifon JPMorgan ha alzato il prezzo obiettivo a EUR33,70 da EUR31,30 con titolo 'neutral'.

Fa bene anche Recordati, in verde del 2,2%. La società ha fatto sapere prima dell'apertura di aver siglato un accordo con Sanofi per l'acquisizione dei diritti globali di Enjaymo, un farmaco biologico che è l'unico prodotto approvato mirato per il trattamento della malattia dell'agglutinina fredda, una rara patologia linfoproliferativa delle cellule B. Recordati effettuerà un pagamento up-front di USD825 milioni e pagamenti aggiuntivi legati a traguardi commerciali fino a USD250 milioni, se i ricavi netti raggiungeranno determinate soglie pari o al di sopra delle aspettative di picco di vendite totali annue, come ha spiegato la società in una nota.

Italgas - in verde dello 0,7% a EUR5,43 per azione - ha comunicato lunedì i dettagli del nuovo piano strategico 2024-2030, che prevede investimenti in arco di piano di EUR15,6 miliardi, in crescita del 92% rispetto al piano precedente.

Tali investimenti sono destinati all'acquisto di 2i Rete Gas, agli interventi per lo sviluppo della distribuzione del gas in Italia e in Grecia, al rafforzamento della presenza nel settore idrico e all'accelerazione della crescita nel campo dell'efficienza energetica, con un forte commitment per il raggiungimento degli obiettivi climatici UE, fa sapere la società.

Eni è invece salito dell'1,3%. La società ha fatto sapere nel fine settimana di aver firmato con l'agenzia governativa Japan organization for metals and energy security un memorandum d'intesa con lo scopo di collaborare in ambito gas e GNL per incrementare la diversificazione delle fonti di approvvigionamento.

Tra i rialzisti anche STMicroelectronics, in verde dello 0,1% dopo buona parte della seduta tra i ribassisiti. Va giù anche ERG, in calo dell'1,5% che si posiziona in coda al listino.

Telecom Italia ha ceduto lo 0,5%. La società ha fatto sapere venerdì che il consiglio di amministrazione ha esaminato l'offerta non vincolante per l'acquisto di TIM Sparkle ricevuta dal Ministero dell'Economia e delle Finanze e da Retelit, deliberando all'unanimità di conferire mandato all'amministratore delegato Pietro Labriola di avviare interlocuzioni con gli offerenti, in via esclusiva, finalizzate ad approfondire i profili economici e finanziari dell'operazione e a ottenere la presentazione – entro il 30 novembre – di un'offerta vincolante secondo i migliori termini e condizioni.

Il cda, inoltre, ha deliberato all'unanimità di qualificare il MEF – in quanto socio di maggioranza del veicolo che acquisirebbe la partecipazione in Sparkle – quale parte correlata di TIM. Conseguentemente, per la valutazione dell'offerta di acquisto di Sparkle saranno osservate le previsioni relative alle operazioni di maggiore rilevanza.

Sul Mid-Cap, Anima Holding ha ceduto lo 0,67% dopo che ha fatto sapere lunedì che la raccolta netta di risparmio gestito nel mese di settembre è stata negativa per EUR140 milioni. Le masse in gestione totali si attestano a EUR203,4 miliardi.

Tra i ribassisti, si vede anche Juventus FC, in calo del 4,2% dopo il pareggio interno in cui ha diviso la posta con il Cagliari.

Fa bene Digital Value che si è preso la vetta con un rialzo del 6,0%, in scia al verde di venerdì con il 3,0%.

LU-VE è invece avanzato con lo 0,4%. Quest'ultima ha annunciato il closing dell'acquisto del rimanente 25%, nella società controllata Refrion, con sede legale a Flumignano, in provincia di Udine. Il contratto d'acquisto del 75% di Refrion prevedeva una opzione per l'acquisto del restante 25%, esercitabile entro i successivi cinque anni.

Tra le smallcap, Borgosesia - su del 2,0% - ha fatto sapere venerdì che nel corso dei primi nove mesi le vendite immobiliari si sono attestate a complessivi EUR20,7 milioni, in calo del 19% circa rispetto ai EUR25,5 milioni dello stesso periodo del 2023, risentendo della maggior incidenza portata, sul portafoglio complessivo, dagli asset destinati alla locazione.

KME ha invece raccolto il 5,1% a EUR0,9260, dopo due sedute chiuse fra i ribassiti.

Giglio Group ha chiuso in rosso dell'8,4%, in scia alla contrazione di venerdì con il 3,2%. Il titolo veniva in precedenza da sette sessioni rialziste.

CSP International ha invece ceduto il 6,3% a EUR0,2850, alla sua terza seduta da ribassista.

Tra le PMI, Green Oleo ha portato a casa un attivo del 5,7% a EUR0,93 per azione, al rimbalzo dopo quattro sedute da ribassista.

Palingeo è salito del 2,2% lunedì, dopo aver annunciato l'aggiudicazione di una gara, in associazione temporanea d'impresa con Bertini Costruzioni Srl e Allara Spa, per conto dell'Associazione d'Irrigazione Ovest Sesia. I lavori, dal valore complessivo di circa EUR25 milioni, di cui EUR11,3 milioni relativi alla categoria OS21 e affidati a Palingeo, saranno eseguiti nel 2025 e nella prima metà del 2026.

Planetel - in rosso del 3,0% - ha fatto sapere di aver perfezionato la fusione per incorporazione della società Net-Admin.

Health Italia ha invece ceduto oltre l'11%, portando il prezzo a quota EUR119,00 per azione.

A New York, il Dow sta cedendo lo 0,4% così come il Nasdaq, mentre l'S&P 500 sta facendo un passo indietro dello 0,3%.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0975 contro USD1,0972 di venerdì in chiusura azionaria europea mentre la sterlina vale USD1,3079 da USD1,3113 di venerdì sera.

Tra le commodity, il Brent si quota in rialzo a USD80,58 al barile contro USD78,02 al barile di venerdì in chiusura azionaria europea. L'oro scambia invece a USD2.650,00 l'oncia da USD2.652,49 l'oncia di venerdì sera.

Il calendario macroeconomico di martedì prevede alle 0800 CEST il dato sulla produzione industriale della Germania, mentre alle 0900 CEST è previsto un discorso di Schnabel della BCE. Alle 1200 CEST, inoltre, avrà inizio il meeting dell'Ecofin.

Alle 1430 CEST, dagli USA, sarà la volta del rilascio del dato sulla bilancia commerciale, mentre alle 1845 CEST parlerà Bostic del FOMC.

Alle 2230 CEST, ci sarà il rilascio del dato sulle scorte settimanali di petrolio.

Fra le società non sono previsti particolari appuntamenti.

Di Maurizio Carta, Alliance News reporter

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