Alla chiusura, l'indice Shanghai Composite ha ceduto lo 0,55% a 2.867,92.

L'indice blue-chip CSI300 è sceso dello 0,54%, con il sottoindice del settore finanziario in calo dello 0,56% e quello immobiliare in ribasso dello 0,53%. Il comparto dei beni di prima necessità ha guadagnato lo 0,24% e quello healthcare ha chiuso a +1%.

L'indice minore di Shenzhen ha perso lo 0,95% e il listino delle start-up ChiNext Composite ha segnato una flessione dello 0,882%.

A guidare i ribassi gli indici CSI IT e dei servizi di telecomunicazione, in ribasso rispettivamente del 2,2% e del 2,1%.

Un funzionario del dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha dichiarato che la regola, che attualmente include i chip progettati da Huawei e non copre le spedizioni se inviate direttamente ai clienti della società -- vista dai legali del settore come una scappatoia -- sarà controllata dalle autorità e modificata se ritenuto necessario.

Gli investitori rimangono in attesa della sessione del Parlamento cinese in cui si prevede che il premier Li Keqiang terrà un discorso stile 'stato della nazione' e ribadirà l'impegno di lunga data di Pechino a mantenere stabile lo yuan.

La Cina dovrebbe presentare misure di stimolo per rimettere in moto l'economia colpita dal coronavirus, al momento alle prese con problemi che vanno dall'aumento della disoccupazione all'acuirsi delle tensioni con gli Usa.