L'Antitrust ha accertato per ogni società due violazioni del Codice del Consumo, una per carenze informative e un'altra per pratiche aggressive legate all'acquisizione e all'utilizzo dei dati dei consumatori a fini commerciali.

"L'autorità ha accertato che sia Google sia Apple non hanno fornito informazioni chiare e immediate sull'acquisizione e sull'uso dei dati degli utenti a fini commerciali", spiega l'Antitrust in una nota aggiungendo che l'entità delle multe è il massimo sanzionabile secondo la normativa.

In particolare, secondo l'Antitrust, Google "omette informazione rilevanti" affinché gli utenti possano dare il proprio consenso all'uso per fini commerciali delle informazioni personali. Inoltre, pre-imposta l'accettazione per il trasferimento e utilizzo dei dati "senza la necessità di altri passaggi in cui l'utente possa di volta in volta confermare o modificare la scelta".

Apple, invece, non fornisce "in maniera immediata ed esplicita" indicazioni su raccolta e utilizzo dei dati, acquisendone il consenso "senza prevedere per il consumatore la possibilità di scelta preventiva ed espressa sulla condivisione dei propri dati".

Google esprime disaccordo con la decisione dell'antitrust sottolineando di adottare pratiche "eque e trasparenti" sui propri servizi per il cui utilizzo fornisce "informazioni "chiare".

"Offriamo alle persone la possibilità di gestire le proprie informazioni con strumenti semplici, anche per limitare l'uso dei dati personali, e lavoriamo con impegno per essere pienamente conformi alle norme per la protezione dei consumatori", dice un portavoce aggiungendo che il gruppo farà ricorso.

Anche Apple ritiene che l'opinione dell'antitrust sia sbagliata e dichiara di essere "da tempo impegnata nella protezione della privacy" degli utenti.

"Diamo a tutti gli utenti un livello di trasparenza e controllo all'avanguardia nel settore, in modo che possano scegliere quali informazioni condividere o meno, e come vengono utilizzate", aggiunge.

(Andrea Mandalà, in redazione a Milano Gianluca Semeraro)