BRUXELLES (Reuters) - Apple ha intensificato le critiche alla bozza normativa della Ue che la costringerebbe a consentire agli utenti di installare software dall'esterno del suo App Store, citando i rischi di criminalità informatica e malware.

Il produttore di iPhone è stato un critico feroce delle norme proposte dal responsabile antitrust della Ue, Margrethe Vestager, che sono state annunciate l'anno scorso nel tentativo di tenere a freno Apple, Amazon, Facebook e l'unità di Alphabet Google.

Basandosi sui commenti del Ceo Tim Cook a giugno sui rischi per la privacy e la sicurezza degli iPhone, Apple ha pubblicato un'analisi sulle minacce del cosiddetto sideloading.

"Se Apple fosse costretta a supportare il sideloading, più app dannose avrebbero modo di raggiungere gli utenti perché sarebbe più facile per i criminali informatici prenderle di mira - anche se il sideloading fosse limitato solo agli app store di terze parti", afferma il documento.

La società ha messo in guardia contro la migrazione delle app dannose negli store di terze parti che potrebbero infettare i dispositivi dei consumatori, mentre gli utenti avrebbero meno controllo sulle app scaricate.

Lo studio ha citato le cifre del fornitore di servizi di sicurezza informatica Kaspersky Lab, che ha rivelato che quasi sei milioni di attacchi al mese coinvolgono i dispositivi mobili Android.

Apple ha anche attaccato gli inserzionisti digitali con i quali è ai ferri corti per i nuovi controlli sulla privacy progettati per limitare il tracciamento degli utenti iPhone.

"Le grandi aziende che dipendono dalla pubblicità digitale sostengono di aver perso entrate a causa di queste disposizioni sulla privacy, e possono quindi avere un incentivo a distribuire le loro applicazioni tramite sideloading specificamente per aggirare queste protezioni", afferma il documento.

La bozza Ue ha bisogno del via libera dei parlamentari europei e dei Paesi membri prima che possa diventare legge, probabilmente nel 2023.

(Tradotto da Alice Schillaci in redazione a Danzica, in redazione a Roma Francesca Piscioneri, alice.schillaci@thomsonreuters.com, +48587696614)