MILANO (MF-DJ)--Facebook scampa alla mannaia antitrust e vola oltre i mille miliardi di capitalizzazione. La corte federale degli Stati Uniti ha infatti sospeso il ricorso presentato dalla Federal Trade Commission e da 48 Stati contro il colosso dei social network per insufficienza di prove. La Ftc avrà ora 30 giorni di tempo a disposizione per dimostrare la sussistenza del monopolio in capo a Facebook, altrimenti la causa sarà definitivamente archiviata. Evidentemente, però, gli investitori ritengono più probabile questo secondo esito: in scia alla notizia, Facebook ha chiuso in rialzo del 4%, entrando nel trillion dollar club a cui già appartengono altre quattro big tech: Apple, Google, Microsoft e Amazon.

La bocciatura dell'impianto accusatorio, scrive MF, rischia nei fatti di bloccare l'azione antitrust delle autorità americane sui mercati digitali. Secondo il giudice, la Ftc non ha definito con precisione cosa sia un servizio di social network né ha spiegato in che modo Facebook abuserebbe della sua posizione dominante (oltre 60% del mercato) per soffocare la concorrenza. Queste argomentazioni hanno spinto diversi parlamentari americani a chiedere una riforma della disciplina antitrust, ritenendola ormai superata nei presupposti. I monopoli delle big tech, è la tesi, non causano necessariamente un danno ai consumatori in termini di aumento dei prezzi, ma la loro posizione dominante è un pericolo per la privacy e per la stabilità delle democrazie. Trovare criteri alternativi e altrettanto univoci non sarà semplice, ma proprio in questi giorni il Congresso sta discutendo sei proposte d'aggiornamento della disciplina sulla concorrenza, volta proprio ad arginare lo strapotere dei colossi digitali. Il procedimento legislativo, in ogni caso, richiederà tempo e per ora gli investitori non sembrano temere gravi ripercussioni sugli affari delle big tech.

red/lab

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3008:30 giu 2021

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June 30, 2021 02:31 ET (06:31 GMT)