MILANO (MF-DJ)--L'indice azionario Usa S&P 500 potrà salire fino a 5.000 punti (il 13-14% sopra i valori attuali). E probabilmente entro il 2022. Perché gli utili continueranno a salire e i bassi tassi d'interesse giustificheranno quotazioni azionarie elevate. Ne è convinto uno dei più influenti strategist di Wall Street, Edward Yardeni. Con un passato alla Federal Reserve e in diverse banche d'affari da capo economista aveva previsto il minimo dello S&P 500, quando l'indice lo toccò a 666 punti nel 2009, ed è rimasto sempre rialzista da allora.

Domanda. Molti osservatori giudicano la borsa americana cara, e perciò molto vulnerabile. Lei non sembra di questo parere.

Risposta. La borsa è cara? Sì, ma è cara rispetto a che cosa? E' vero che il rapporto tra prezzi e utili (il famoso p/e) è elevato, a circa 22 volte. Ma questo va contestualizzato in un mondo nel quale i tassi d'interesse sono bassissimi. Qui negli Stati Uniti il decennale rende appena l'1,2%. E si tratta del tasso più elevato fra quelli dei Paesi sviluppati, perché il tasso tedesco è sottozero (-0,5% ndr.) e quello giapponese fluttua intorno allo zero. Perciò non ho problemi a giustificare una borsa cara: non ci sono alternative valide.

D. L'S&P500 è già cresciuto del 100% in cinque anni ed è a quota 4.290 punti. Perché può arrivare fino a 5.000 punti?

R. Gli utili sono cresciuti a un ritmo forsennato; secondo l'analisi di consenso, gli utili saliranno del 48% quest'anno, e poi di un altro 10% l'anno prossimo. Si arriverà al 2023, con un utile medio per l'S&P 500 di circa 227 dollari. Questa è la quota degli utili a cui guarderanno gli investitori l'anno prossimo perché la borsa guarda sempre avanti, mai indietro. Quindi, se moltiplichiamo 227 dollari (di utile medio) per un multiplo di 22, otterremo circa 5.000 punti, che è il mio target per l'S&P 500 verso la fine del 2022.

D. Che tipo di economia si aspetta nei prossimi anni?

R. Un'economia guidata dalla tecnologia. La produttività è destinata a salire, perché le imprese stanno investendo molto in tecnologia, e continueranno a farlo per compensare la penuria di lavoratori, in parte legata all'invecchiamento della popolazione, e in parte ai fuoriusciti dal mercato del lavoro in risposta alla pandemia.

D. Teme un rialzo dei tassi d'interesse?

R. E' un rischio. Ma ritengo che la Federal Reserve continuerà a fornire ampia liquidità al mercato, perché il numero di americani che non ha un lavoro è elevato.

D. Il Nasdaq Golden Dragon China Index (che racchiude società cinesi quotate negli Stati Uniti) di fatto si è dimezzato. Quali saranno le conseguenze?

R. La Cina ha adottato delle restrizioni importanti sul game on line e in generale sulle società tecnologiche e perciò penso che questi accadimenti convinceranno sempre più investitori globali a preferire gli Stati Uniti rispetto alla Cina: quindi è un bene per l'S&P 500. Ed è un bene anche da un altro punto di vista.

D. Quale?

R. E' un bene perché gli Stati Uniti stanno riportando in patria le produzioni, soprattutto le produzioni tecnologiche e ad alto valore aggiunto. Questo si lega alla mia idea che i prossimi anni saranno guidati dalla tecnologia.

D. Quindi lei è ottimista sulle prospettive delle società tecnologiche Usa, nonostante siano diventate enormi?

R. Sì io rimango ottimista. Le prospettive di crescita sono ottime. Secondo gli analisti, la crescita degli utili sarà del 19% annuo per la Apple, del 18% per la Microsoft, del 40% per Amazon, del 21% per Alphabet-Google, del 24% per Facebook.

D. Eppure nel giorno delle trimestrali Amazon è crollata del 7,6% perché ha annunciato un rallentamento della crescita nei trimestri futuri. Qualcosa di simile è accaduto a Facebook.

R. In una certa misura è normale. Abbiamo avuto finora una ripresa vorticosa dell'economia, che è tornata sopra i livelli pre-covid. Adesso è perfettamente normale che la crescita si assesti su ritmi inferiori, ma questo è semplicemente normale, e non desta preoccupazione.

D. Dove si aspetta la maggiore e la minore crescita degli utili l'anno prossimo?

R. Be', gli analisti prevedono un forte rallentamento degli utili nelle aziende legate alle materie prime. Inoltre prevedono addirittura un calo degli utili per il settore finanziario. Quest'ultimo soffre il ribasso dei tassi d'interesse e il fatto che c'è poca differenza tra i tassi a breve termine e quelli a lungo termine, per cui le banche non riescono a guadagnare a sufficienza raccogliendo i depositi e poi prestando il denaro al pubblico e agli imprenditori.

D. Dove c'è invece più ottimismo?

R. Le previsioni sono elevate nel settore dell'energia, degli industriali e della tecnologia.

D. Qual è la regola per fare bene nei prossimi 12 mesi?

R. Rimanere ottimisti. Ci saranno alti e bassi, come sempre. Ma la combinazione di utili in crescita e tassi d'interesse bassi gioca tuttora a favore della borsa americana.

fch

(END) Dow Jones Newswires

August 09, 2021 03:09 ET (07:09 GMT)