Il Consiglio di Amministrazione di Apple ha raccomandato agli investitori di votare contro la proposta degli azionisti di abolire i programmi di Diversità, Equità e Inclusione (DEI) dell'azienda, secondo quanto riportato in un documento di delega dell'azienda.

Il National Center for Public Policy, un think tank conservatore, ha presentato una proposta in cui si chiedeva all'azienda di prendere in considerazione l'abolizione del suo "programma, politiche, dipartimento e obiettivi di Inclusione e Diversità".

La proposta citava le recenti decisioni della Corte Suprema e sosteneva che il DEI pone "rischi di contenzioso, reputazionali e finanziari per le aziende" e potrebbe rendere Apple più vulnerabile alle cause legali.

Apple ha risposto di avere un programma di conformità ben consolidato e che la proposta non era necessaria. Ha aggiunto che la proposta degli azionisti è un tentativo inappropriato di microgestire la strategia aziendale di Apple.

"Apple è un datore di lavoro con pari opportunità e non discrimina nel reclutamento, nell'assunzione, nella formazione o nella promozione su qualsiasi base protetta dalla legge", ha dichiarato il produttore di iPhone nel documento. La notizia è stata riportata per la prima volta da TechCrunch.

Diverse grandi aziende, tra cui Meta e Amazon, stanno chiudendo i programmi di diversità in vista del ritorno del repubblicano Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti, mentre l'opposizione conservatrice a tali iniziative si fa sempre più forte.

I gruppi conservatori hanno denunciato i programmi DEI e minacciato di citare in giudizio le aziende per questo motivo, incoraggiati da una sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti del 2023, che ha bocciato l'azione affermativa nelle decisioni di ammissione alle università.

I cambiamenti mostrano come alcune delle più grandi aziende americane abbiano reagito ad un più ampio contraccolpo conservatore contro le iniziative di diversità, che si è moltiplicato dopo le proteste diffuse in seguito all'uccisione da parte della polizia di George Floyd e di altri neri americani nel 2020.