MILANO (MF-DJ)--Produttori di automobili, aziende tecnologiche e produttori di semiconduttori hanno incontrato i funzionari dell'amministrazione Biden alla Casa Bianca in un momento caratterizzato dalla carenza globale di chip, mentre il Governo federale ha lanciato un programma che punta a far sì che le aziende rivelino maggiori informazioni sulle catene di approvvigionamento.

L'obiettivo è "capire e quantificare dove possono esistere colli di bottiglia", ha affermato la Casa Bianca in una dichiarazione dopo l'incontro. La segretaria al Commercio Usa, Gina Raimondo, ha chiesto agli imprenditori di rispondere alla richiesta volontaria di informazioni nei prossimi 45 giorni.

Le aziende che dovrebbero partecipare includono Apple, Ford Motor, General Motors, Intel, Medtronic, Samsung Electronics, Stellantis e Taiwan Semiconductor Manufacturing.

"La discussione di oggi è stata un'importante opportunità per portare avanti gli sforzi volti a migliorare la catena di fornitura dei chip automobilistici e gettare le basi per soluzioni a medio e lungo termine", ha affermato John Bozzella, presidente e amministratore delegato dell'Alliance for Automotive Innovation, che rappresenta le società automobilistiche e i loro fornitori.

L'amministrazione sta anche potenziando quello che definisce un sistema di allerta precoce per mitigare i blocchi degli impianti di produzione di chip legati alla diffusione della variante Delta del Covid-19. Ai diplomatici statunitensi nei Paesi del sud-est asiatico, tra cui Malesia e Vietnam, sarà chiesto di lavorare con i Governi per mantenere le fabbriche in funzione garantendo al contempo che siano in atto protezioni dei lavoratori per il Covid-19, hanno affermato i funzionari.

La crisi dei chip ha creato difficoltà a una serie di settori, dalla produzione automobilistica all'elettronica di consumo fino alle apparecchiature mediche, causando un aumento dei prezzi per i consumatori. Le soluzioni a breve termine sono state sfuggenti.

L'offerta non ha tenuto il passo con i cambiamenti indotti dalla pandemia nelle abitudini di lavoro e di intrattenimento e nella domanda di dispositivi come i tablet. Le case automobilistiche statunitensi, che avevano tagliato gli ordini di chip all'inizio della pandemia per vedere l'aumento della domanda da parte di altri settori, sono state costrette a rallentare o bloccare le linee di assemblaggio. Il prezzo delle auto nuove e usate è aumentato.

Le interruzioni della catena di approvvigionamento sono state al centro dell'attenzione dell'amministrazione Biden, che ha convocato altri incontri con le società dei settori interessati, come quello edile e sanitario.

La questione della trasparenza è emersa durante un incontro di aprile che Biden ha tenuto con i dirigenti del settore automobilistico e tecnologico. I produttori di automobili hanno chiesto informazioni ai produttori di chip su quanti semiconduttori sarebbero stati disponibili e sulla definizione dei programmi di produzione. I produttori di chip hanno chiesto un quadro più chiaro circa la domanda effettiva, sperando di evitare i cosiddetti ordini fantasma, che possono essere annullati.

La Casa Bianca sta facendo pressioni sul Congresso affinchè fornisca finanziamenti per la legislazione bipartisan, nota come Chips for America Act, progettata per incoraggiare gli investimenti nazionali nei semiconduttori. Mentre il Senato ha approvato 52 miliardi di dollari a giugno, la Camera non ha preso provvedimenti sulla misura.

Gli Stati Uniti hanno perso terreno sui semiconduttori rispetto a Giappone, Corea del Sud, Taiwan e Cina. La Semiconductor Industry Association ha affermato che la quota degli Stati Uniti nella produzione globale di chip è scesa al 12% nel 2020 dal 37% nel 1990. La Cina e altri Paesi hanno fornito sussidi ai concorrenti globali, rendendo meno attraente la costruzione di nuovi impianti negli Usa.

cos

(END) Dow Jones Newswires

September 24, 2021 03:47 ET (07:47 GMT)