Martedì scorso ArcelorMittal ha vinto un'offerta per mettere in amministrazione una filiale di Liberty Steel, di proprietà del magnate delle materie prime Sanjeev Gupta, a causa di un debito di 140 milioni di euro (147,4 milioni di dollari) che un tribunale di Londra ha ritenuto improbabile pagare.

ArcelorMittal, il secondo produttore di acciaio al mondo, ha citato in giudizio Liberty Steel East Europe (Holdco) Ltd dopo che un tribunale arbitrale si è pronunciato a suo favore in merito al debito non pagato di Liberty Steel East Europe, relativo all'acquisizione da parte della società, nel 2019, di alcune attività di ArcelorMittal.

Liberty Steel fa parte del conglomerato familiare di Gupta, GFG Alliance, che ha rifinanziato le sue attività nei settori dell'acciaio, dell'alluminio e dell'energia dopo che il suo finanziatore, la società di finanziamento della catena di approvvigionamento Greensill, ha presentato istanza di insolvenza nel marzo 2021.

GFG Alliance ha dichiarato che la sentenza di martedì "non ha alcun effetto sulle nostre operazioni o sulla nostra produzione". ArcelorMittal non ha risposto immediatamente a una richiesta di commento.

Liberty Steel East Europe ha sostenuto che non era necessario porre l'azienda in amministrazione controllata, una forma di protezione dei creditori che può portare alla vendita dell'attività, in quanto stava pianificando la ristrutturazione dell'attività.

Ma il giudice Mark Mullen ha detto, dopo una breve udienza martedì, che Liberty Steel East Europe "non è in grado di pagare i suoi debiti o è probabile che lo diventi".

"C'è un debito molto consistente che supera i 140 milioni di euro e che è in sospeso... dal febbraio 2023", ha detto il giudice, aggiungendo che questa è "la prova dell'insolvenza del flusso di cassa".

Un portavoce di GFG Alliance ha dichiarato in un comunicato che la decisione di martedì riguardava "una disputa commerciale di lunga data... che GFG sta sfidando per vie legali".

"La controversia si riferisce a rivendicazioni derivanti da un accordo di vendita e acquisto che è oggetto di un arbitrato riservato", ha aggiunto il portavoce.

"Questo processo legale è a livello di holding e non ha alcun effetto sulle nostre operazioni o sulla nostra produzione".