ROMA (MF-DJ)--La consonanza della Fondazione Crt con l'asse Del Vecchio-Caltagirone, già emersa questa estate quando la partita sul rinnovo del board delle Generali Ass. si arricchiva di retroscena e blitz in Borsa, sarebbe diventato qualcosa di più.

Secondo qualificate fonti finanziarie riportate dal Corriere della Sera, la Fondazione torinese avrebbe deciso di entrare nel patto di consultazione promosso da patron di Luxottica e dal costruttore romano con il suo 1,4% e potrebbe essere seguita dal gruppo Benetton con il suo 4%. Ma c'è di più, perché l'ente torinese, azionista anche di Unicredit, punta ad arrotondare la sua partecipazione nel Leone fino al 2% e conferirla nel patto.

L'incontro dei consiglieri non esecutivi delle Generali ha sancito lo strappo, formalizzando il dissenso di tre componenti su 12, con un'astensione alla riconferma dell'attuale Group Ceo, Philippe Donnet. I consiglieri sono quelli indicati da Delfin e dal Gruppo Caltagirone - il vicepresidente del Leone, Francesco Gaetano Caltagirone, Paolo Di Benedetto e Romolo Bardin - e il no è il naturale proseguimento della strategia avviata da Leonardo Del Vecchio e Caltagirone con la firma del patto di consultazione annunciata venerdì scorso sul 10% delle Generali.

L'intenzione del board sarebbe quella di valutare la presentazione di una propria lista guidata da Donnet, la cui riconferma oltre che dalla maggioranza del consiglio è sostenuta da Mediobanca, prima azionista della compagnia con il 13%. Il 27 il board del Leone si riunirà per decidere come procedere per il rinnovo delle cariche. L'incontro sarà preceduto da un comitato nomine in cui verrà presentata la procedura per la presentazione della lista su cui esprimerà esprimere un parere. La messa a punto della lista del consiglio, facoltà prevista dalla statuto del Leone, potrebbe incontrare a questo punto difficoltà. Certamente non potrà essere varata all'unanimità, che formalmente non è richiesta dallo statuto delle Generali. Una forzatura sarebbe irrituale, ma è anche vero che la spaccatura formalizzata ieri mette il consiglio in una condizione in cui una ricomposizione appare molto difficile. I fondi internazionali faranno da ago della bilancia. Nulla esclude che possano arrivare tre liste: una del consiglio, una del patto Del Vecchio-Caltagirone e quella consueta dei fondi di investimento. Al momento la direzione sembra questa. Tuttavia, la consistenza del patto di consultazione potrebbe aumentare da qui all'assemblea.

pev

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September 15, 2021 02:35 ET (06:35 GMT)