La banca aveva preso in prestito azioni della più grande assicurazione italiana per raggiungere una quota di voto del 17,2% all'assemblea generale annuale (AGM), dove l'amministratore delegato Philippe Donnet, sostenuto da Mediobanca, è stato eletto per un terzo mandato, sopravvivendo alla sfida degli investitori nazionali ribelli che chiedevano un cambiamento in Generali.

Il voto ha fatto seguito a mesi di aspre lotte nel cuore della terza compagnia assicurativa europea, con l'investitore Francesco Gaetano Caltagirone, sostenuto dal suo collega miliardario Leonardo Del Vecchio, che spingeva per nominare nuovi dirigenti di alto livello per perseguire il proprio piano di crescita più rapida e di maggiori acquisizioni.