MILANO (MF-DJ)--La quarta ondata della pandemia Covid continua ad impattare sul settore aeroportuale. Una ripresa del traffico pre pandemia è attesa tra due anni. E' quanto sostiene l'a.d. di Sea, Armando Brunini, intervenendo ad una commissione consiliare del Comune di Milano. Palazzo Marino è socio del gestore degli scali di Linate e Malpensa con una quota del 54,81%.

"Stimiamo un ritorno ai livelli di traffico passeggeri pre Covid nel 2024", ha detto. " "Gli studi sul settore indicano una ripresa nel 2025 ma noi crediamo che le caratteristiche del territorio su cui operiamo ci consentono di anticipare di un anno il ritorno alla normalitá", ha aggiunto.

"Quest'anno sono tendenzialmente ottimista che si possa uscire dal tunnel della pandemia. Ma accanto alla questione del Covid sul settore impatterá anche l'aumento dei costi legati all'energia. Questo impatterá fortemente", ha detto ancora.

In termini generali, il top manager ha sottolineato di aspettarsi "un mercato diverso. In parte lo è giá oggi; la pandemia ha favorito i vettori low cost perchè i segmenti coperti sono stati meno colpiti dalla pandemia. Le lunghe percorrenze e i passeggeri business, al contrario, sono i segmenti piú colpiti e tarderanno a tornare ai livelli pre Covid.

Quando torneremo a volumi simili del 2019 avremo dei pesi diversi della clientela di riferimento".

"In questo primo mese dell'anno l'ondata Omicron colpisce: viaggiamo al 50% del traffico pre Covid", ha proseguito l'a.d.. ""Questa nuova ondata non ha però provocato il crollo registrato in passato ma il calo c'è stato, anche perchè noi siamo una realtá che ha costi fissi molto forti", ha aggiunto.

Entrando nel dettaglio, Brunini ha sottolineato che "il settore merci sta crescendo molto: +35% nel 2021 rispetto al 2019. Una crescita che si registra anche per quanto riguarda la quota di mercato. Il 70% delle merci transitano da Malpensa che ha anche avuto un ruolo importante durante i mesi piú duri della pandemia. Registriamo anche una crescita del segmento dei business jet che vede un incremento dell'11% quest'anno. Sono elementi importanti ma da soli non riescono a compensare le perdite".

Brunini ha ricordato che "Sea è entrata nella crisi causata dalla pandemia come azienda solida; è cresciuta piú della media con +6% del traffico traffico nel periodo 2017-2019. Era solida la sua situazione patrimoniale e finanziaria con ottimi risultati economici. Il debito era, considerato il fatturato e la profittabilitá, considerato sostenibile".

"Il 2020, il primo anno della pandemia, abbiamo registrato una riduzione di un quarto dei passeggeri. I primi mesi del 2020 sono stati buoni ma il complessivo sull'anno ha registrato un calo del 75% con punte minime che si aggiravano intono allo 0. L'anno che si è appena concluso è stato un anno di parziale ripresa, con un calo del 61%. Inverno scorso ha visto un calo dell'85%, in estate c'è stato un bel rimbalzo che è rimasto buono fino a dicembre quando abbiamo iniziato a rivedere nuovi segali di scricchiolii".

Sotto il profilo finanziario, "nel 2019 Sea ha registrato un utile di 124 mln euro, nel 2020 c'è stata una perdita di 129 mln euro. Ci aspettiamo un risultato ancora in perdita per questo anno ma meno negativo rispetto all'anno precedente. "Gli investimenti si sono ridotti, passando dai 124 mln del 2019 ai 52 mln del 2021. Stiamo investendo solo sulla manutenzione ordinaria e straordinaria. La Posizione finanziaria netta è cresciuta a 675 mln a fine 2021 e questo mette in evidenza la cassa bruciata. In due anni abbiamo bruciato oltre 200 mln di cassa".

Oltre al Covid c'è anche un'altra incognita, che quella della nuova compagnia aerea nata dalla ceneri di Alitalia. "Ita ha deciso di puntare su Linate e non su Malpensa. Ci auguriamo che funzioni ma il momento è delicato; il suo successo o insuccesso impatterá sullo scalo", ha detto Brunini. "C'è una incognita legata a Ita".

L'incontro è stata anche l'occasione per fare il punto sul futuro. In particolare nel nuovo piano industriale il focus, ha detto Brunini, "sará sul contenimento degli effetti causati dalla crisi del Covid. Ridurremo i costi fissi per affrontare un mercato che fluttua in modo molto forte.

L'efficienza è il primo elemento su cui lavorare".

"Ma non giochiamo solo in difesa. Siamo pronti a cogliere delle nuove opportunitá. Stiamo infatti giá lavorando per accompagnare quei segmenti che sono in crescita come per esempio il cargo. Su questo aspetto stiamo adattando le nostre infrastrutture alle esigenze dei vettori low cost che così continueranno a scegliere Malpensa", ha aggiunto.

"Guardiamo anche a nuove opportunitá di business che siano però sempre coerenti con il nostro lavoro. Una per tutte è il network di vertiporti da sviluppare a partire da Milano e dalla Lombardia. Noi crediamo che i veicoli elettrici a decollo verticale inizieranno a svilupparsi a partire dal 2024 per decollare poi nel 2030. Ribadiamo anche il nostro forte impegno sul tema Esg. Negli ultimi mesi abbiamo registrato un miglioramento del servizio percepito dai passeggeri. Infine l'attenzione ai lavoratori. Siamo convinti che una azienda di successo è tale se ha persone coinvolte e messe nelle condizioni di esprimersi al meglio del loro potenziale".

Infine Brunini è intervenuto sulla esternalizzazione di 60 lavoratori dei sistemi informativi Ict di Sea a Malpensa e Linate. "Nessuno ha lasciato qualcuno senza reddito. Queste 60 persone andranno a lavorare per dei top palyer. Non è la prima operazione di questo genere che viene fatta in Italia. In tutto il processo abbiamo seguito la legge e dialogato con i sindacati. Noi esploreremo la possibilitá di aggiungere delle garanzie, faremo il possibile per avere garanzie aggiuntive".

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2518:00 gen 2022


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January 25, 2022 12:00 ET (17:00 GMT)