MILANO (MF-DJ)--Generali Ass. ha chiuso il primo trimestre con un utile netto di 727 milioni, in calo del 9,3% rispetto agli 802 milioni del primo trimestre del 2021, a causa delle svalutazioni sugli investimenti russi per 136 milioni di euro (il consensus degli analisti era di 651 milioni). Senza tale impatto, l'utile netto si attesterebbe a 863 milioni.

I premi lordi ammontano a 22,322 miliardi, in aumento del 6,1%, sostenuto dallo sviluppo di entrambi i segmenti, Vita e Danni. La raccolta netta Vita cresce a 3,9 miliardi (+19,3%), confermando il buon andamento delle linee unit-linked e puro rischio e malattia. Le riserve tecniche Vita sono pari a 423,4 miliardi, sostanzialmente stabili (-0,3%) rispetto a FY2021 riflettendo l'andamento dei mercati finanziari sulla componente unit-linked, nonostante la crescita della raccolta netta.

L'utile operativo si è attestato a 1,626 miliardi (+1,1%). Il segmento Vita registra una crescita del risultato operativo del 7,2% e conferma una eccellente profittabilitá tecnica con il New Business Margin a 4,94% (4,44% 1* trim 2021). Positivo il risultato operativo del segmento Danni (+1,2%), anche grazie al contributo del gruppo Cattolica. Il Combined Ratio si attesta a 90,4% (+2,4 p.p.), riflettendo principalmente la maggior sinistralitá.

Il risultato operativo del segmento Asset & Wealth Management diminuisce a 260 milioni (-14,5%), dovuto interamente alla contrazione delle commissioni di performance del gruppo Banca Generali rispetto al risultato particolarmente significativo dei primi tre mesi del 2021, anche a seguito dell'andamento dei mercati finanziari.

Migliora il risultato operativo del segmento Holding e altre attivitá, principalmente per effetto del risultato delle attivitá real estate. Gli Asset Under Management complessivi del Gruppo sono pari a 680,5 miliardi (-4,1% rispetto a FY2021), riflettendo principalmente l'andamento dei mercati finanziari.

Con riferimento alle esposizioni del Gruppo verso la Russia, a seguito delle svalutazioni avvenute nel trimestre, la partecipazione in Ingosstrakh e i titoli a reddito fisso detenuti direttamente dal Gruppo ammontano rispettivamente a 176 milioni (384 milioni a fine 2021) e 40 milioni (188 milioni nel 2021). Il Gruppo ha anche, in Russia e Ucraina, investimenti indiretti e attivitá finanziarie collegate a contratti unit-linked marginali, che sono pari rispettivamente a 43 milioni (111 milioni in 2021) e 34 milioni (117 milioni nel 2021).

Il patrimonio netto di Gruppo si attesta a 25,639 miliardi (-12,5% rispetto a fine 2021). Il valore Solvency Ratio al 31 marzo si attesta al 237% (227% a fine 2021), mentre al 16 maggio e includendo le attivitá di M&A recentemente concluse con l'acquisto della quota della societá danni in India (che non era inclusa al 31 marzo) e il buyback approvato dall'assemblea degli azionisti è del 230%, secondo quanto affermato dal Cfo Cristiano Borean, nella conference call con la stampa sui risultati di primo trimestre.

Borean ha anche spiegato che nel 'worst case scenario' quindi quello che comporterebbe "l'azzeramento della quota in Ingosstrakh, ci troveremmo un ulteriore impatto sull'utile netto di altri 126 milioni, per quel che riguarda i titoli di stato russi abbiamo una quota residua di 40 milioni di euro a valore di mercato, che se fosse azzerata anch'essa porterebbe un impatto netto di ulteriori 37 mln. Quindi in uno scenario estremo" l'impatto sarebbe di 163 milioni. In ogni caso, ha aggiunto, la quota di Ingosstrakh "è una quota puramente finanziaria e così viene valutata. La consideriamo congelata" per cui al momento non è in vendita.

Il Cfo ha inoltre rimarcato che "il valore dei Btp in portafoglio a Generali "a fine marzo 2022 era di 59 miliardi di euro, rispetto ai 63 miliardi di euro a fine 2021".

Infine, nonostante l'incertezza legata al rallentamento della crescita economica, all'aumento dell'inflazione e ai rischi di escalation dell'invasione russa in Ucraina, la compagnia ha confermato il proprio impegno a perseguire una crescita sostenibile, migliorare il profilo degli utili e guidare l'innovazione in modo da realizzare un tasso annuo composto di crescita dell'utile per azione nel periodo 2021-2024 tra il 6% e l'8%, generare flussi di cassa netti disponibili a livello della Capogruppo nel periodo 2022-2024 superiori a 8,5 miliardi e distribuire agli azionisti dividendi cumulati nel periodo 2022-2024 per un ammontare compreso tra 5,2 e 5,6 miliardi, con ratchet policy sul dividendo per azione".

Il titolo Generali e' in controtendenza e guadagna lo 0,53% a Piazza Affari, dopo che i conti hanno superato le attese degli analisti.

fch

francesca.chiarano@mfdowjones.it


(END) Dow Jones Newswires

May 19, 2022 05:11 ET (09:11 GMT)