MILANO (MF-DJ)--Generali Ass. torna sotto la lente degli analisti dopo che Francesco Caltagirone e Leonardo Del Vecchio hanno stipulato un patto di consultazione.

Il patto, segnala Equita Sim, prevede l`obbligo di preventiva consultazione per l`esercizio del diritto di voto, ed è aperto ai futuri acquisti dei soci e anche a chi volesse parteciparvi, quindi la quota potrebbe diventare piú consistente.

Secondo gli esperti è da valutare quale sará la strategia di Mediobanca (che detiene il 12,9% del capitale di Generali), ossia se proverá a sedersi al tavolo con loro per trovare un compromesso oppure se cercherá una soluzione alternativa (la conferma del Ceo Donnet).

Secondo alcune indiscrezioni, domani si terrá una riunione dei consiglieri del Cda (tutti tranne Donnet che ha deleghe esecutive) per un primo confronto sul tema del rinnovo del board, che sará chiamato ufficialmente a deliberare il 27 settembre.

Al momento gli equilibri tra i consiglieri propendono per la presentazione di candidati espressione del cda con Donnet riconfermato.

Contrari a questa ipotesi sarebbero 4 consiglieri su 13, ossia Caltagirone, Bardin (rapprentante di Del Vecchio), Di Benedetto e Pucci;

quindi il 30,8% del board - che è espressione di una quota del capitale dell'11% alla quale in teoria potrebbero sommarsi le quote in mano alla Fondazione Crt (1,6%) e Benetton (3,97%) - sarebbero indirizzati a promuovere un cambiamento al vertice di Generali. Del Vecchio e Caltagirone ritengono che Generali debba crescere per linee esterne per accorciare le distanze rispetto a rivali come Axa, Allianz e Zurich, e che sia necessaria una discontinuitá manageriale per fare un salto dimensionale (contestando all`attuale Ceo una crescita dimensionale troppo lenta).

Se si concretizzasse lo scenario con la presentazione di 3 liste distinte (una espressione del board con la conferma di Donnet, 'soci privati' e Assogestioni), a detta di Equita, gli investitori istituzionali avranno un ruolo determinante.

Nel complesso il quadro speculativo per i titoli Generali e Mediobanca resta abbastanza vivace (ma dipenderá da che tipo di scenario sulla governance andrá a concretizzarsi); "noi continuiamo a suggerire un posizionamento su Mediobanca supportato anche da solidi fondamentali", conclude Equita. Hold e tp di 19 euro invariati su Generali e buy (tp di 11,7 euro) su Mediobanca.

Banca Akros dal conto conferma rating accumulate su Generali e prezzo obiettivo a 19,5 euro. Gli esperti segnalano che questa intesa tra i due soci potrebbe spingere per dei cambiamenti nella governance di Generali e potrebbe aumentare l'appeal speculativo sul titolo.

E' probabile, secondo Akros, che i due soci lavoreranno insieme per una

gestione piú profittevole e efficace del gruppo e gli stessi analisti non

escludono che i due azionisti possano contemplare una strategia M&A piú aggressiva allo scopo di colmare il gap con i peer.

Intesa Sanpaolo - rating add e tp di 19,1 - ritiene proprio che l'annuncio del patto di consultazione possa essere visto dagli investitori come la conferma delle recenti voci di stampa che indicano i due azionisti come interessati ad un rinnovo della governance del gruppo, anche spingendo per la sostituzione del Ceo Donnet.

Oddo - outperform e target a 18,5 euro - ricorda infine che, nonostante la crisi, il gruppo è sulla buona strada per raggiungere gli obiettivi del piano strategico 2018/2021. Per gli analisti, quindi, la riconferma di Donnet sarebbe una buona notizia, mentre una sua eventuale sostituzione sarebbe ingiustificata e logicamente percepita in maniera cattiva dagli investitori.

fus

marco.fusi@mfdowjones.it

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September 13, 2021 09:01 ET (13:01 GMT)