ROMA (MF-DJ)--Siluro dei partiti al cambio della guardia all'Anas. Il governo, dopo l'esplosione del caso Bonsignore, aveva tentato di accelerare i tempi per designare al vertice del gruppo Ugo De Carolis, ex numero uno di Aeroporti di Roma, ma su tale nome è partita l'alzata di scudi dei partiti tanto che il manager in serata ha ritirato la sia disponibilità ad assumere l'incarico.

Lo scrive il Messaggero spiegando che ad affiancarlo nel ruolo doveva esserci Edoardo Valente, generale proveniente dalla Guardia di finanza. Due figure di peso, molto lontane dai partiti, che ben definiscono la logica a cui si ispira il presidente Mario Draghi per le nomine delle società pubbliche. Il manager è stato accusato dai partiti di essere stato troppo vicino ad Autostrade per l'Italia e, quindi, alla famiglia Benetton. Una falsità. Ma la gazzarra, tra l'altro sollevata da figure minori dei partiti, ha fatto alzare la tensione e saltare il banco. A togliere le castagne dal fuoco, visto che Palazzo Chigi, Mims e Tesoro non volevano recedere, è stato proprio De Carolis che in serata ha fatto un passo indietro. "Alla luce delle dichiarazioni rilasciate da alcuni esponenti di forze politiche - ha spiegato - ritengo opportuno ritirare la mia disponibilità ad assumere l'incarico". La decisione, aggiunge, è stata presa "anche in considerazione della rilevanza strategica di Anas, in un momento particolarmente difficile in cui è richiesta serenità e collaborazione di tutti per permettere al Paese di uscire il prima possibile dall'emergenza".

Di fatto il posto di a.d. fa gola a molti perché, come noto, l'Anas deve gestire le ingenti risorse del Pnrr. Sia al ministero delle Infrastrutture che al Tesoro non è affatto piaciuto il pressing asfissiante dei partiti. Anche perché De Carolis non può essere tacciato di essere contiguo ad Atlantia, visto che è stato messo alla porta oltre un anno fa quando guidava lo scalo di Fiumicino. Sfuma quindi, almeno per il momento, il ribaltone immaginato da Palazzo Chigi che ora, insieme al Tesoro e alle Infrastrutture, dovrà individuare un altro candidato. Difficile trovare una figura come De Carolis che, come noto può vantare esperienze lavorative accanto a Marchionne in Cnh e in Procter and Gamble, oltre che in Telepass e Adr. Un tecnico stimato, schivo e riservato, molto distante dai partiti e dai giochi politici. Palazzo Chigi però non demorde ed oltre ad apprezzare il gesto del manager - non usuale in questi contesti - continuerà a chiedere discontinuità.

red/alu

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0508:58 ago 2021

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August 05, 2021 03:00 ET (07:00 GMT)