ROMA (MF-DJ)--Per Atlantia e Abertis ci sono opportunità di partecipare a gare del valore di circa 5 mld per mantenere un posto in prima fila nelle concessioni autostradali, tra Grecia, Stati Uniti e Puerto Rico.

Lo scrive il "Corriere della Sera" parlando di competizioni che possono dare la spinta alla crescita del gruppo iberico, polo delle autostrade di cui la holding dei Benetton ha il 50% più una azione e il gruppo Acs-Hochtief l'altro 50% meno una azione, e che in questi quattro anni difficili - vista la necessità di concentrarsi sul superamento dell'emergenza dovuta al crollo del Ponte Morandi - è passata in secondo piano.

A questo si è aggiunta la pandemia, che però non ha impedito la messa a segno di due acquisizioni in Messico e Usa. Ecco le motivazioni che hanno spinto Alessandro Benetton, presidente di Edizione (33,6% di Atlantia nell'assetto pre-Opa a fianco di Blackstone) e Florentino Perez a fare la pace. Un'intesa pragmatica che ha radici nell'interesse comune a valorizzare Abertis che ora deve tornare a nutrire il suo portafoglio concessioni.

Alcune nella Penisola iberica sono scadute nel 2021 ed entro il 2033 avranno termine le due in Francia. Da qui la necessità di fare fronte comune. Nella holding di Abertis ci sono 4 mld di liquidità (ma anche un debito netto di 23 mld) che potrebbero non bastare per affrontare gare come quella per Attiki Odos (dove Abertis è già pre qualificata), che vale circa 2 mld, per il Chicago SkyWay (2,5 mld) e a Puerto Rico (1,5 mld). In caso di vittoria delle tre gare, non è da escludere che i due soci varino aumenti di capitale ad hoc, per sostenere il rating. Questo il percorso tracciato, in attesa del nuovo Ceo di Atlantia.

gug


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July 27, 2022 02:32 ET (06:32 GMT)