Lo ha detto a Reuters Jonathan Amouyal, partner del fondo e responsabile per la posizione che l'investitore ha nella holding italiana.

"Il governo non può imporre una vendita a Cdp [dell'88% che Atlantia ha in Aspi]", ha detto Amouyal.

"Invitiamo il governo a stare agli impegni presi, definire questo contenzioso e aprire un nuovo capitolo per l'Italia e per gli investitori italiani e internazionali".

Il partner Tci ha anche detto di aver "scritto di nuovo ieri notte alla Commissione Ue, per invocare un loro rapido intervento".

Nella mail inviata a Bruxelles, che Reuters ha potuto visionare, il fondo Tci avverte la Ue che "mancano 36 ore e serve un intervento urgente".

Ieri Atlantia ha ribadito al governo di voler compiere ogni sforzo per raggiungere un accordo rispettoso delle finalità espresse nella lettera del 14 luglio e contemporaneamente tutelare i diritti e gli interessi degli azionisti di Atlantia e i soci di minoranza di Aspi, ma ritiene le condizioni poste da Cdp a inizio settembre, tra cui garanzie e manleve, non siano accettabili in un contesto di mercato.

La Commissione europea sta "doverosamente esaminando" l'istanza di Atlantia nella controversia che la oppone al governo per la separazione da Aspi, e sta valutando con attenzione le conseguenti azioni, ha scritto Bruxelles in risposta alla holding dei Benetton.

Le lettere di risposta di Atlantia al governo hanno lasciato freddi il premier Giuseppe Conte e i ministri dei Trasporti e dell'Economia che potrebbero fare una prima discussione sulla revoca della concessione di Autostrade al consiglio dei ministri di stasera, riferisce oggi il Sole 24 Ore.

(Stefano Bernabei, in redazione a Milano Sabina Suzzi)