MILANO (MF-DJ)--Il passaggio di Aspi al consorzio guidato da Cdp Equity, di cui fanno parte anche i fondi Blackstone e Macquarie viene dato per scontato.

In realtà manca ancora un tassello, che per qualcuno sarà un passaggio formale, mentre altri si aspettano potrebbe essere burrascoso, ossia l'assemblea di Atlantia (la holding che controlla Autostrade per l'Italia) di lunedì 31 maggio. Dopo mesi di indiscrezioni, trattative e colloqui l'ultimo cda ha cercato di mantenere una posizione neutra nei confronti dei soci, predisponendo una relazione illustrativa che fornisse le informazioni più ampie e dettagliate possibile in merito all'offerta.

Adesso, secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, la società avrebbe predisposto anche il potenziamento della capacità di reazione e risposta alle sollecitazioni degli azionisti. L'ufficio di investor relations in sostanza si sarebbe già strutturato per far fronte alle richieste che arriveranno in vista dell'assemblea. Oltre alle Edizione della famiglia Benetton che detiene il 30,25%, i principali azionisti di Atlantia sono il fondo Gic (8,29%), storico socio della galassia di Ponzano Veneto, ma anche Hsbc con il 5,01% e Fondazione Cassa di Risparmio di Torino con il 4,85%. C'è poi il fondo Tci, che al momento non compare nell'elenco dei principali azionisti ma che sarebbe titolare di una quota fino al 10% del capitale. C'è chi si augura una grande partecipazione di investitori internazionali all'assemblea del 31 maggio, che in caso di voto favorevole all'intesa con il consorzio Cdp certificherebbe anche il lavoro fatto dal board in questi mesi. Nel frattempo, in vista dell'assemblea, c'è anche chi si aspetta che dietro le quinte si terranno incontri con i grandi azionisti di Atlantia per illustrare i dettagli dell'offerta. Comprese le alternative, che avrebbero comportato il portare avanti il contenzioso con il governo.

fch

(END) Dow Jones Newswires

May 05, 2021 02:04 ET (06:04 GMT)