MILANO (MF-DJ)--Prende forma lo spin-off delle autostrade da Anas. Un nuovo tassello dell'attivismo pubblico al casello, dopo la cessione di Aspi da Atlantia alla cordata Cdp-Macquarie-Blackstone.

Con un emendamento al decreto Infrastrutture il governo si avvia verso la costituzione di una nuova società, controllata dal ministero dell'Economia e soggetta al controllo analogo del ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili guidato da Enrico Giovannini, con il compito di gestire le autostrade statali in regime di concessione con affidamenti in-house. Il percorso si inserisce nella ridefinizione del ruolo di Anas, incentrato sulle strade non a pedaggio. La proposta, anticipata da MF-Milano Finanza il 14 ottobre assieme all'ipotesi dell'amministratore unico per la società delle strade in vista del rinnovo al vertice, va incontro all'intenzione di disinnescare la svalutazione del patrimonio di Anas. Il nodo ruota attorno al problema del rinnovo della concessione, che nel piano è previsto fino al 2052, senza avviare una gara. Sia l'Unione Europea sia l'avvocatura di Stato avevano sollevato rilievi sulla proroga, dal 2032 al 2052, dell'affidamento in modo diretto a favore della società guidata da Massimo Simonini, che gestisce 400 chilometri di strade a pedaggio, in quanto, essendo transitata nel 2019 sotto l'ombrello di Fs non può essere considerata una in-house.

red/lab

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2608:20 ott 2021

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October 26, 2021 02:21 ET (06:21 GMT)