MILANO (MF-DJ)--La guerra tra Ucraina e Russia pesa "poco o niente sul traffico autostradale. Il mondo del traffico aereo invece è più interconnesso, ma alla fine parlando dei dati pre-Covid, la Russia pesa per il 3% su Adr e per l'1% su Nizza".

Lo dice Carlo Bertazzo, da poco confermato amministratore delegato di Atlantia, nell'intervista che sarà pubblicata sul numero in edicola domani di Milano Finanza, in cui parla del futuro della società dopo la cessione di Aspi.

Come sarà sostenuta la crescita di Atlantia post opa? "Le risorse per eventuali operazioni straordinarie nei nostri core business potranno derivare anche da futuri aumenti di capitale". Il consolidamento del settore aeroportuale, sulla carta avrebbe senso "ma nella pratica è molto complesso da realizzare. Certo, se ci saranno privatizzazioni, per esempio in Italia, come quella ipotizzabile dell'aeroporto di Catania, noi saremo interessati".

Nell'intervista Bertazzo commenta la lunga strada che ha portato alla cessione di Aspi. Il passaggio più difficile? La notte del 14 luglio 2020, "il momento più duro, più critico e più sofferto" (Il 14 luglio fu raggiunto da Atlantia l'accordo con l'allora governo che prevedeva le modalità di cessione delle quote di Aspi, ndr). Il ceo illustra anche le strategie di espansione di Telepass e Yunex che entro fine anno dovrebbe presentare il nuovo piano industriale. E i rapporti con Acs e Florentino Perez su Abertis? "C'è troppo colore, si sono riempite pagine per nulla, parlando di assetto di governance disfunzionale o di delusioni". Per Atlantia, ha aggiunto l'ad, "Acs è un socio molto importante ed entrambi puntiamo alla crescita di Abertis".

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May 13, 2022 12:47 ET (16:47 GMT)