Atos e IQM annunciano la firma di una partnership per fornire tecnologie e capacità di calcolo quantistico end-to-end, come parte della strategia di computing ibrido del Gruppo. Poiché il mercato si sta spostando verso applicazioni di calcolo quantistico reali, questa partnership vedrà l'integrazione dell'Unità di Elaborazione Quantistica (QPU) di IQM nel QLM di Atos e, più globalmente, nella piattaforma di sviluppo di applicazioni quantistiche di Atos. Questa proposta unica sul mercato consente ai clienti di programmare senza problemi le loro applicazioni di Quantum Computing e di eseguirle sul framework QLM, emulando perfettamente tutti gli attributi dell'hardware quantistico di destinazione (topologia, gate set, modello di rumore).

In questo modo, i clienti possono eseguire direttamente queste applicazioni sull'hardware di computing quantistico IQM del mondo reale, senza doverle modificare. La strategia exascale di Atos utilizzerà le tecnologie di Intelligenza Artificiale e il calcolo quantistico come acceleratori nei flussi di lavoro HPC tradizionali, al fine di ottenere tempi di soluzione inferiori e un'impronta energetica ridotta. A tal fine, i supercomputer utilizzeranno la piattaforma di sviluppo di applicazioni quantistiche Atos QLM come gateway per le risorse di Quantum Computing (hardware emulato o reale) nei flussi di lavoro di calcolo ibrido.

Con una capacità di emulazione fino a 41 Qubit, l'Ambiente di programmazione di applicazioni QLM di Atos aiuterà i suoi clienti a sviluppare applicazioni ibride, utilizzando i paradigmi di gate, annealing e calcolo quantistico analogico, insieme a IQM QPU, che offrirà 20 Qubit e fino a 50 Qubit impegnati entro il 2023. Questa relazione a lungo termine ha anche favorito diversi programmi di ricerca in Europa, con il più recente tra IQM, Leibniz Rechenzentrum (LRZ) e Atos, con l'obiettivo di potenziare i supercomputer utilizzando tecnologie ibride di calcolo scalare/quantistico, nell'ambito del progetto Q-Exa.