MILANO (MF-DJ)--Il picco di casi Covid con la diffusione di Omicron sta creando un problema: un numero enorme di persone a rischio contatto con positivi che, pur vaccinate, sono costrette alla quarantena. Il pericolo è una nuova paralisi delle attività produttive. E mentre il Cts sta discutendo la possibilità di differenziare i periodi di isolamento per vaccinati con terze o seconde dosi e per non vaccinati, la regola aurea sembra essere una: «Sapersi adattare di continuo con gli strumenti che ci dà la scienza», ha spiegato l'onorevole Beatrice Lorenzin (Pd), già ministro della Salute dei governi Letta, Renzi e Gentiloni.

Domanda. Onorevole, cosa aspettarsi sul fronte contagi?

Risposta. Dopo le feste, secondo simulazioni matematiche, potremmo raggiungere i 100mila casi al giorno, considerando che Omicron è molto contagiosa. Pertanto servono misure ad hoc.

D. C'è rischio lockdown?

R. Dobbiamo scongiurarlo in ogni modo. Al momento chi è vaccinato con la terza dose sembra avere nella media un'infezione da Omicron gestibile a domicilio. Le tre dosi eviterebbero quindi di ammalarsi gravemente. Il nostro obiettivo deve rimanere quello di scongiurare l'intasamento degli ospedali.

D. La soluzione è il vaccino quindi.

R. Bisogna essere rapidi con le terze dosi, come abbiamo fatto con le prime due. La vaccinazione ci protegge dalla manifestazione più grave della malattia, ci permette di gestirla ed evitare conseguenze economiche, sociali e sanitarie più gravi.

D. Ha senso anche pensare a limitazioni speciali per i non vaccinati?

R. Sapersi adattare significa ancheimparare dagli altri. Guardiamo con attenzione all'esperienza tedesca. Non è un tabù estendere l'applicazione del super green pass, e non è un tabù neppure parlare d'obbligo vaccinale, con il rischio dei 100mila casi giornalieri dopo le feste.

D. Obbligo?

R. Non si può scartare nessuna opzione. Per ora con l'incentivo del green pass abbiamo convinto gran parte della popolazione. Il decisore politico deve continuare ad ascoltare ciò che gli epidemiologi consigliano: quindi le scelte, a mio parere, devono essere assunte in base all'evidenza scientifica e non a convincimenti o calcoli politici.

D. E la prevenzione?

R. La mascherina Ffp2 è indispensabile, così come i tamponi. Ma servono anche screening di massa nelle scuole, che individuino in modo precoce i focolai, e sequenziamento per intercettare le varianti.

D. Varianti che spesso arrivano dai Paesi in via di sviluppo.

R. Finché non avremo vaccinato il mondo intero arriveranno nuove varianti. Per questo serve mettere in campo strategie globali.

D. Molti ricoverati in terapia intensiva non sono vaccinati. C'è un pericolo di sostenibilità economica?

R. Un posto in terapia intensiva costa tra 3.500 e 5mila euro al giorno, con una degenza che può arrivare anche a 30 giorni. La vaccinazione non riguarda se stessi, ma l'intera collettività.

fch

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December 28, 2021 02:39 ET (07:39 GMT)