Secondo i dati provvisori forniti da Istat, nel mese in esame il Nic ha evidenziato rialzi dello 0,3% su mese e dell'8,9% su anno, contro attese pari rispettivamente a 0,1% e 8,7%.

Ad agosto l'indice aveva segnato incrementi di 0,8% su mese e 8,4% su anno.

Questa volta, spiega Istat in una nota, "non sono i Beni energetici a spiegare (se non per le conseguenze che la loro crescita così ampia ha innescato) la nuova accelerazione dell'inflazione, ma sono soprattutto i Beni alimentari (sia lavorati sia non lavorati) seguiti dai Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona, in un quadro di crescenti tensioni inflazionistiche che stanno attraversando quasi tutti i comparti merceologici".

L'inflazione 'di fondo', al netto degli energetici e degli alimentari freschi, accelera a 5,0% da 4,4%, e quella al netto dei soli beni energetici a 5,5% da 5,0%.

Il cosiddetto carrello della spesa - costituito da beni alimentari, per la cura della casa e della persona - registra una crescita a due cifre, 11,1% da 9,6%, mai così alta da luglio 1983.

Accelerano anche i prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto passando a 8,5% da 7,7%.

L'inflazione acquisita per il 2022 è pari a 7,1% per l'indice generale e 3,6% per la componente di fondo.

Venendo all'armonizzato Ipca, a settembre l'indice è in rialzo di 1,7% su mese e 9,5% a livello tendenziale, contro un consensus rispettivamente a 1,6% e 9,4%.

Ad agosto l'Ipca aveva registrato rialzi di 0,9% a livello congiunturale e 9,1% annuo.

Seguono i dati forniti da Istat per l'indice Nic:

(Antonella Cinelli, editing Stefano Bernabei)