ROMA (MF-DJ)--"In piena Pandemia, il settore industriale e metalmeccanico italiano vacilla, e per risanare momentaneamente i costi aziendali risulta esser tuttora pratica comune realizzare la soluzione più semplice, ossia scaricare sui più deboli; per deboli ci si riferisce indubbiamente ai lavoratori, e, di riflesso, ad azioni che gravano sulle casse dello Stato, che noi tutti finanziamo e prosciughiamo".

Lo afferma, in una nota, il segretario nazionale Failm-Confael, Claudio Capodieci che, riferendosi in particolare sulla crisi dell'ex Ilva, sottolinea come "non sembra mai vedersi uno spiraglio di luce perché quando ci si avvicina ad una possibile risoluzione, ecco che le parti incespicano in nuove o redivive difficoltà".

Questo perché, sottolinea Capodieci, "in seguito allo stallo delle trattative attuate al fine di decretare una conclusione alla tragi-comica vicenda ex-Ilva, alle criticità riscontrate in merito all'applicazione degli ammortizzatori sociali, ArceloMittal sceglie di porre ulteriori 8.000 dipendenti in Cig; una scelta infelice in quanto anticipa la decisione del governo sulla Cig Covid, ma soprattutto esclude i sindacati da qualsivoglia tentativo di partecipazione. La condivisione, il rispetto reciproco dei ruoli- aggiunge il sindacalista -, sono ai minimi storici, e tale decisione definisce e stabilisce l'immediato futuro di migliaia di lavoratori senza entrare nel merito delle situazioni dei vari reparti e dei componenti che li costituiscono".

Ma, sottolinea ancora il segretario Failm-Confael "non solo ArcelorMittal nei suoi stabilimenti italiani, anche Fca o GE Avio, da Torino a Brindisi, sfruttano in pieno ed eccessivamente questo strumento, con le medie e piccole aziende che fanno la loro parte. A nostro avviso ci vorrebbe più controllo dagli organi competenti all'utilizzo smisurato, incondizionato di questo strumento. Le aziende son veloci, in questi tempi di piena emergenza, a farne uso ed abuso, scaricando i costi e per questo chiediamo in questo periodo di massima allerta, attenzione e rispetto delle procedure previste dall'emergenza sanitaria Covid-19".

Capodieci avanza quindi una richiesta precisa all'Esecutivo. "Il Governo convochi un tavolo tecnico con la partecipazione delle parti sociali, sia per controllare con gli enti competenti l'assenza di abusi di questo strumento, oltre che per superare dette difficoltà; questa fase di emergenza non si può sostenere con i soli ristori, con le indennità, o facendo debito pubblico, ma - conclude il Segretario Failm-Confael - si ha bisogno di ripartire dalla produttività industriale e Metalmeccanica, prestando le dovute attenzioni previste dalle norme di contenimento sanitario".

gug

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March 15, 2021 06:14 ET (10:14 GMT)