LONDRA (Reuters) - La Gran Bretagna ha messo sul piatto nuove misure per diventare il centro finanziario più competitivo del mondo, che prevedono di allentare i requisiti partimoniali per le compagnie assicurative, ridurre l'aliquota fiscale per le banche, e ha promesso di rivedere tutte le norme finanziarie dell'Unione europea.

L'uscita dall'Ue consente alla Gran Bretagna di stabilire le proprie regole finanziarie e il Parlamento è già pronta ad approvare una legge che renderebbe i servizi e i mercati finanziari più competitivi.

Il ministro delle Finanze Jeremy Hunt ha definito ulteriori misure per "rendere il Regno Unito il centro finanziario globale più innovativo, dinamico e competitivo del mondo".

La Gran Bretagna ha dovuto far fronte alle pressioni esercitate dal settore assicurativo che chiedevano di allegerire e adattare in modo più conforme le norme Ue in materia di capitali, note come Solvency II, per mantenere il settore competitivo e consentire maggiori investementi nelle infrastrutture.

"Per sostenere ulteriormente gli investimenti nella nostra economia, posso anche annunciare che ci prepariamo a rendere pubblica la nostra decisione su Solvency II, che sbloccherà decine di miliardi di sterline di investimenti per le nostre industrie che favoriscono la crescita", ha detto Hunt.

Entro la fine dell'anno prossimo, la Gran Bretagna utilizzerà le "libertà della Brexit" per definire le proprie regole, al fine di riesaminare e decidere quali modifiche apportare alle normative Ue in cinque settori in crescita, tra cui i servizi finanziari.

"In seguito agli annunci odierni del governo sui piani di riforma legislativa di Solvency II, le decisioni cruciali spetteranno ora al Parlamento e noi le attueremo fedelmente", ha detto la Prudential Regulation Authority in un comunicato.

Il Ministero delle Finanze ha inoltre confermato che ridurrà la sovrattassa sugli utili bancari al 3% dall'8%, oltre all'imposta sulle società, scegliendo di non avviare un'ulteriore incursione fiscale nel settore.

(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Andrea Mandalà)