ZURIGO (awp/ats) - È morto Rainer E. Gut, storico presidente del consiglio di amministrazione di Credit Suisse: aveva 91 anni. UBS, che ha rilevato il concorrente, ha confermato una notizia diffusa dal portale online della Neue Zürcher Zeitung (NZZ).

Nato nel 1932, il padre direttore della Banca cantonale di Zugo, dopo la formazione e le prime esperienze professionali in Svizzera Gut si spostò a New York, dove a 39 anni divenne numero di una filiale dell'allora Credito Svizzero (CS). Negli Stati Uniti - racconta la NZZ - acquisì una visione esterna del centro finanziario di Zurigo che mancava a molti banchieri elvetici della sua generazione. Capì la cultura americana e poco dopo ebbe l'opportunità di portarla anche in Svizzera.

Già nel 1973 Gut fu promosso nella direzione di CS. La sua carriera subì una svolta decisiva dopo lo scandalo di Chiasso del 1977, la vicenda di riciclaggio di capitali in fuga dall'Italia che comportò per la banca una perdita finanziaria di quasi un miliardo di franchi e pesanti danni d'immagine. Gut, che non era responsabile della vicenda, incarnò il nuovo orientamento della tradizionale banca zurighese. Divenne il capo operativo e l'uomo forte in seno all'istituto: nel 1982 ne diventò il presidente.

Seguì il potenziamento di CS First Boston (CSFB), l'esposizione verso l'investment banking americano, l'acquisizione in Svizzera della Banca Leu (1990) e poi della Banca popolare svizzera (1993), come pure in seguito dell'assicuratore Winterthur (1997): erano i tempi della finanza a tutto campo, che però non funzionò, tanto che già nel 2006 CS vendette Winterthur ad Axa, peraltro guadagnandoci.

Nel 2000 Gut si ritirò dall'incarico, diventando presidente onorario. Nell'ambito dell'acquisizione di CS da parte di UBS a quanto sembra Gut non ha più voluto avere nulla a che fare con la sua ex banca: discretamente, senza comunicato stampa, l'allora novantenne si è dimesso dalla carica di presidente onorario. Era l'aprile 2023.