ROMA (MF-DJ)--Gli azionisti principali di Banca Finnat hanno deciso di concentrare la proprietá in un veicolo, Nattino Holding, che gestirá unitariamente il gruppo. Poi, in autunno, scatterá un'Opa obbligatoria totalitaria che porterá al ritiro di una delle piú antiche case finanziarie capitoline dalla Borsa.

Lo afferma in un'intervista all'Economia del Corriere della Sera Arturo Nattino, nella veste di amministratore delegato e leader della trasformazione di Banca Finnat. "Avevamo una governance piú che soddisfacente, con una gestione superlativa, senza attriti. Vorrei dire familiare, come è stato evidente in questi anni non sempre facili. E però alla quinta generazione le famiglie tendono a diventare una cosa complessa. Tra figli e nipoti, solo a me fanno riferimento in undici. A tavola, nei grandi "raduni" per le feste, siamo in diciassette. Potevamo non capire noi, che con la gestione fiduciaria siamo al fianco di famiglie e investitori e ben conosciamo le complessitá dell'avere a che fare con patrimoni importanti, che serviva anche ai Nattino uno strumento per semplificare la gestione della banca e continuare a crescere?".

"A 87 anni mio padre è la memoria storica del gruppo e un punto di riferimento per tutti noi", commenta Arturo che oggi è alle prese con la nuova svolta. Questa fase dovrebbe concludersi in autunno con il lancio dell'Opa di Nattino Holding, oggi al 68,72% della banca, a 0,31 euro su un flottante di poco superiore al 15%.

Alla holding saranno apportate le quote del ramo familiare che fa capo a Giampietro e l'operazione sul mercato avverrá di concerto con il ramo familiare che fa capo ad Angelo Nattino (in tutto il 4,8%), con la GL Investimenti di Giovanni Malagò e Lupo Rattazzi (2,01%) e con la Hpa della famiglia Mondello (1,19%) con i quali sono stati stipulati patti parasociali con l'assistenza legale dello studio Chiomenti e finanziaria di Intesa Sanpaolo. "I patti ci daranno stabilitá per gli anni a venire - spiega - che saranno impegnativi e ricchi di sfide. È chiaro che nel nostro orizzonte c'è sempre anche la crescita per linee esterne, ma non al momento. Oggi c'è soltanto la volontá di concentrarci sul business con un quadro di riferimento societario chiaro e stabile".

Intanto, Arturo Nattino ha appena licenziato l'aggiornamento del nuovo piano industriale che prevede nuovi obiettivi ancora piú sfidanti al 2024 sia per il private banking sia per i servizi a clientela corporate oltre al consolidamento della leadership di InvestiRe, la sgr che compie 20 anni con oltre 7 miliardi di attivi. E promette nuove soddisfazioni in un momento nel quale per l'incertezza della situazione geopolitica e dopo due anni di pandemia, si pone il tema del ritorno ai beni rifugio, l'immobiliare avanti tutti. "C'è un rinnovato interesse sul mercato capitolino - spiega Nattino - soprattutto nell'hotellerie. Fino a due anni fa non c'era. Ma oggi le due piazze liquide sono Milano e Roma, e la corsa dei prezzi sta premiando gli investimenti sulla seconda. Noi ci saremo", assicura.

pev


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April 19, 2022 05:00 ET (09:00 GMT)