MILANO (Reuters) - Banca Generali chiude il primo semestre con utili e ricavi in crescita e a livello commerciale ha già superato gli obiettivi del piano industriale 2019-21.

La banca conferma che dopo l'1 ottobre procederà alla distribuzione dei dividendi deliberati il 22 aprile scorso, in linea con le raccomandazioni di Banca d'Italia e Bce, e ha oltre 500 milioni di euro di dividendi potenzialmente distribuibili.

L'utile netto si è attestato a 190,1 milioni di euro, in crescita del 44% rispetto allo scorso esercizio, grazie al successo delle politiche commerciali, spiega una nota.

Alla fine del semestre la banca ha superato il target di raccolta netta prevista nel piano industriale triennale al 2021 realizzando flussi netti per 14,8 miliardi (contro l'obiettivo di flussi superiori a 14,5 miliardi) e il target più elevato di masse raggiungendo gli 80,4 miliardi (contro il range di 76-80 miliardi).

"Lo slancio dimensionale oltre 80 miliardi è stato guidato da una raccolta e da flussi di nuova clientela al di sopra delle nostre aspettative e il trend positivo anche delle prime settimane di luglio ci porta ad alzare le previsioni per fine anno in un range compreso tra i 5,5-6 miliardi", commenta l'AD Gian Maria Mossa nella nota.

Nel periodo Banca Generali ha effettuato un accantonamento per 80 milioni per tutelare i clienti da una potenziale perdita relativa ad investimenti in titoli di cartolarizzazioni di crediti sanitari riservati a clienti professionali.

Si stima che l'accantonamento rappresenti l'impatto massimo dell'offerta di acquisto che Banca Generali lancerà pagando ai propri clienti un corrispettivo non inferiore all'ammontare investito inizialmente, dedotti i rimborsi intervenuti e le cedole incassate, a fronte di un valore di presumibile realizzo inferiore rispetto a quello atteso.

Il margine di intermediazione è cresciuto del 43% a 432,7 milioni: le commissioni ricorrenti nette sono cresciute del 19%, mentre quelle variabili hanno beneficiato dei nuovi massimi raggiunti dai mercati finanziari più che raddoppiando a 165 milioni.

Il margine finanziario è salito del 9% grazie anche al recupero del margine di interesse (+4%) nel secondo trimestre.

Il Cet1 si attesta a fine giugno al 15,3%, doppio rispetto al requisito minimo Srep.

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(in redazione a Milano Gianluca Semeraro, Sabina Suzzi)