L'Asia è certamente un'area più critica per l'economia globale e la lentezza della campagna vaccinale in certe economie sviluppate come Giappone e Corea del Sud si sta mostrando un vistoso errore di valutazione, anche se per la Cina la situazione sembra maggiormente sotto controllo. L'inaspettato taglio del coefficiente di riserva delle banche aveva fatto sorgere timori che il lento rallentamento della crescita, già sotto il potenziale, fosse in realtà peggiore del previsto, ma la batteria di dati macro di giugno è stata rassicurante. I dati hanno infatti sorpreso le attese ed il secondo trimestre è terminato con una crescita dell'1,3% rispetto al trimestre precedente e al +1% atteso. Al contrario, nei Paesi Sviluppati il flusso di dati è stato più contrastato, con la sorpresa positiva sulle vendite al dettaglio USA di giugno compensata dalla revisione al ribasso di maggio e la produzione industriale inferiore alle attese in USA ed Europa, ma anche in questo caso non sembra un nuovo trend quanto l'aggiustamento alla nuova fase di picco della crescita e rallentamento dell'accelerazione che è comparsa già in maggio.
La navigazione nella nuova fase della crescita globale si sta rivelando non agevole come previsto per i mercati degli asset rischiosi, ma quello che è senz'altro più sorprendente è l'andamento del mercato obbligazionario. Con il rendimento del Treasury decennale sceso sotto quota 1,20%, il tasso reale ai livelli di gennaio ed un appiattimento della curva dei rendimenti che si osserva generalmente in fasi molto più avanzate del ciclo, gli investitori sono chiaramente circospetti a rientrare sulle posizioni più tipiche della reflazione. Ancora più singolare è il fatto che i dati sull'inflazione stanno sorprendendo le attese anche per il mese di giugno senza smuovere però l'inflazione prezzata dai governativi inflation-linked. Questa situazione è stata probabilmente creata dalle Banche Centrali, che hanno indotto gli investitori a considerare come solo temporaneo il recente rialzo dell'inflazione e a prezzare un certo livello di rimozione dello stimolo monetario che invece in economie chiave come USA ed Eurozona si concretizzerà solo molto più avanti nel tempo. Sul fronte valutario, anche il US$ è stato un primario beneficiario della domanda di beni rifugio, mantenendosi in prossimità dei massimi per l'anno.
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BIM - Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni S.p.A. published this content on 21 July 2021 and is solely responsible for the information contained therein. Distributed by Public, unedited and unaltered, on 21 July 2021 15:14:03 UTC.